Foto di Eleonora Grechi e Leonardo Biagi

Lungo il fiume Greve, un percorso adatto ai grandi ma anche ai bambini. Immersi in una bella natura, protetti dall’ombra degli alberi, il rumore del fiume come sottofondo. Una gioia per gli occhi con i bei panorami e i luoghi da fiaba.

La Greve è uno dei tre fiumi del Chianti insieme a Pesa e Elsa. Ci regala paesaggi da cartolina e un bel percorso per una passeggiata, facile e rilassante, adatta per una passeggiata o una corsetta mattutina, per una camminata digestiva pomeridiana, per far camminare i vostri bambini e tutti quei turisti che vogliono conoscere le nostre bellezze.

Il percorso parte dall’inizio di Via Case Sparse, località Barbiano vicino a Greve in Chianti, dove potrete lasciare la macchina nella zona del fornitore di materiali edili Carrai.

Prendete la strada a destra che subito si fa sterrata e che diviene Via Montagliari. Il primo lungo tratto costeggiando il fiume Greve è in pianura. A destra la collina con tanti bellissimi casali.

Dopo poco arriverete ad un allevamento di Cinta Senese. Proseguite ancora fino a che, dopo poche centinaia di metri, la strada bianca si biforca. Prendete a sinistra e vi troverete in una spettacolare radura con al centro delle case da fiaba.

Seguite la strada e andate ancora a sinistra, in pianura. Un’altra casa, adornata di curiosi gingilli opera sicuramente della mano di un artista, vi farà stupire e divertire. Proseguite e dopo poco un antico ponticello di pietra e un mulino medievale. Luogo davvero suggestivo.

Cominciate ora a risalire la collina, su un bel sentiero, fino a quando arriverete sotto la Villa di Vignamaggio, famosa anche perché fu proprietà della famiglia Gherardini di Montagliari, proprio quei Gherardini di Monna Lisa, la Gioconda. La Villa, ricca di storia e di fascino, da sette secoli azienda agricola e lussuosa dimora, merita sicuramente una visita.

Se volete potrete allungarvi in salita e poi a sinistra verso il cimitero e la Chiesa di Petriolo dove in primavera potrete ammirare le fioriture del giaggiolo.

Per concludere l’anello, dalla villa Vignamaggio, prendete in discesa, a sinistra, lo stradello nel campo tra gli olivi e costeggiate la strada asfaltata fin tanto che è possibile.

Da qui in breve potrete o scendere lungo le vigne fino al fiume Greve e con un piccolo guado tornare verso destra alle auto, oppure potete scegliere di proseguire su strada asfaltata per qualche centinaio di metri fino al parcheggio.

QUALCOSA DA SAPERE

FIUME GREVE: è lungo 43 km e nasce dalle colline nella zona di Querciabella. Forse il nome deriva da “grava” cioè “sassoso/ghiaioso”, come i terreni che caratterizzano qui il Chianti Classico. I ciottoli chiantigiani sono di origine fluviale. Sulle sue rive e sulle colline intorno si può leggere tanta storia, dagli etruschi ai romani, dal medioevo al Rinascimento.

MULINI: pare che nella valle della Greve ci siano più di 15 mulini ad acqua risalenti alcuni al XIV secolo. I mulini medievali non erano affatto come ci porterebbe a credere il nostro immaginario “di persone cresciute a tegolini del Mulino Bianco”.

Non esistevano mulini con le pale immerse nell’acqua nel nostro territorio perché semplicemente non abbiamo fiumi a portata grande e regolare. L’acqua era convogliata attraverso canali ed accumulata in una grande vasca accanto all’edificio.

Foto di Eleonora Grechi e Leonardo Biagi

All’occorrenza si apriva la paratia della vasca e l’acqua cadeva sugli ingranaggi del mulino. Centro di lavorazione di cereali, castagne, filatura di tessuti, lavorazione del ferro e del legno, i mulini sono stati per secoli un’attività fondamentale fino al nostro dopo guerra.

VIGNAMAGGIO e la GIOCONDA: è una delle più importanti tenute storiche del Chianti Classico. Costruita nel 1300 dalla famiglia Gherardini è sempre stata non solo dimora signorile ma anche azienda agricola.

Storie di guelfi e ghibellini e di nobili famiglie fiorentine si intrecciano e si tramandano su antiche pergamene e vecchi documenti catastali. Pare che fu luogo di nascita, nel 1479, di Monna Lisa Gherardini, la Gioconda di Leonardo, e oggi l’azienda agricola celebra questo ricordo con un’etichetta di vino a lei dedicata.

DETTAGLI

  • Anello di 7 km circa.

  • Difficoltà: facile

  • Impegno: facile, con un po’ di allenamento e scarpe da trekking

  • Stagione più adatta: tutte

  • Cosa portare: acqua e macchina fotografica!

  • Camminate con la testa!

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Eleonora Grechi
COLLABORATORE Guida Ambientale Escursionista del gruppo Le Vie del Chianti (www.leviedelchianti.it - leviedelchianti@gmail.com). Su SportChianti cura la rubrica "Camminare in Toscana". Scrive anche per WeChianti (www.wechianti.com)