Quattro punti in cinque giorni, davvero un buon bottino che tutti avremmo firmato per ottenere dopo il terrificante secondo tempo di Sassuolo di una sola settimana fa.

Non basta però, perché il Cagliari da quando ha preso Semplici corre a velocità supersoniche e ci rosicchia altri punti, adesso siamo solo a -3 e dovremo andare da loro a giocare tra qualche settimana.

La sensazione però è che la situazione, nonostante il vantaggio diminuisca sempre più, sia un minimo più solida.

In realtà non è sul Cagliari che si farà la corsa salvezza, visto che la società sarda ha trovato coesione, gioco e grinta con l’allenatore giusto.

Ma appare il Benevento (e forse anche lo Spezia) la squadra più in difficoltà di tutto il campionato.

Prendere ben 4 gol dall’Udinese in casa è sintomo di malanno grave e nei loro confronti oltre a qualche punto di vantaggio abbiamo anche gli scontri diretti a favore (o la differenza reti, che dir si voglia nel nostro caso).

La Fiorentina sembra sulla via di guarigione ma sappiamo bene quante volte questa sensazione si sia affacciata nelle nostre teste salvo poi essere regolarmente spazzata via qualche giorno dopo. Non per niente non è mai capitato quest’anno che vincessimo due partite di fila, fatto di una gravità inaudita.

Non sempre troveremo una Juventus così assurda di fronte, capace di regalarci 30 metri a centrocampo, libertà di movimento in avanti e almeno 50 minuti di gioco.

In futuro troveremo sicuramente squadre allenate meglio, più incazzate (il Bologna che ne prende 5 a Bergamo per esempio non sarà un avversario facile) e/o più bisognose di punti. E sarà lì che si vedrà la vera voglia di salvezza che hanno i ragazzi vestiti di viola.

Dopo il confronto coi tifosi francamente, qualcosa si è visto e non penso affatto sia una casualità. La mancanza del contatto con la curva e di conseguenza con la città ha sicuramente creato un grosso divario tra realtà e spogliatoio, da mesi una sorta di luogo lunare in cui hanno vissuto i nostri calcatori in modo quasi sereno nonostante esprimessero costantemente poco più di nulla.

Un concreto ritorno sulla Terra probabilmente può essere servito a risvegliare in loro non dico il “sacro fuoco” dell’amore per la maglia, ma quantomeno quel briciolo di dignità che sembrava essere totalmente svanito in diversi elementi.

Vediamo se questa mini-serie positiva avrà un seguito, sarà indispensabile visto il calendario successivo.

Quello che non avrà seguito (da parte della Fiorentina) sarà invece la protesta che i club di massima serie hanno fatto al presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino richiedendo un’assemblea d’urgenza per sanzionare le 3 squadre che sarebbero volute andare verso la Super Lega. Commisso ha infatti deciso di non aderire.

Lo stesso Commisso che aveva altresì firmato la richiesta di sfiducia assieme ad Atalanta, Inter, Juve, Lazio (le stesse che assieme a noi non hanno firmato la richiesta di sanzioni) sempre nei confronti del presidente Dal Pino, colpevole a loro dire di “cattiva gestione” appena 11 giorni fa.

Una posizione che personalmente mi piace pochissimo, ora meno che mai in questo momento storico dove fare la guerra (sportivamente parlando, s’intende) a chi stava minando al nostro sport dovrebbe essere la base delle basi per ripartire e acquisire anche un piccolo peso politico, grazie anche all’intercedere positivo che i nostri sembrano aver avuto nella cessione dei diritti TV del calcio in USA.

Anziché essere ben distanti da questa dirigenza Juve, ci ritroviamo un po’ in acque melmose, una situazione della quale farei dannatamente a meno.

In ogni caso, queste sono facezie, almeno per ora.

Dimentichiamocene e concentriamoci sul campo.

Che ogni settimana c’è una scusa buona per parlare d’altro e nel frattempo qui si rischia il disastro sportivo.

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