Franco Bonciani (a sinistra) con Filippo Megli, nuotatore sancascianese che qui alla Piscina del Chianti ha iniziato con le sue prime bracciate

SAN CASCIANO – Per lo sport è stata, come si può immaginare, un’annata difficile. Difficilissima. Tra chiusure e riaperture. Ma, più che altro, chiusure.

E, a più di un anno di distanza dal primo lockdown, non è ancora chiaro quando potranno ripartire a pieno, in totale sicurezza, le attività sportive.

Noi di SportChianti abbiamo pensato di dare voce alle varie associazioni sportive del nostro territorio. Per capire come abbiano vissuto questo lungo, complesso periodo di stop. Per conoscere le loro sensazioni, le loro speranze. Per chiedere loro cosa si aspettano dal 2021.

Iniziamo con la Piscina del Chianti, a San Casciano. Una realtà ben radicata, fondamentale per il territorio (oltre alla piscina c’è anche un’ampia palestra), che dal 2004 è gestita con impegno e passione dalla società Aquatica.

“A marzo 2020 abbiamo chiuso – a parlare è Franco Bonciani, uno dei soci di Aquatica – Abbiamo fatto delle manutenzioni. Ci siamo adeguati per riaprire in sicurezza. Ed abbiamo aspettato che il Governo ci desse il via libera”.

“Il 2 giugno abbiamo riaperto – racconta – E abbiamo fatto tutta la stagione, inclusi i centri estivi, che sono andati benissimo. Sono stati una bella occasione di svago, in totale sicurezza, per i bambini e i ragazzi e anche per… i genitori”.

La piscina di San Casciano

“Poi siamo ripartiti con l’attività al coperto – prosegue – E il 26 ottobre, di nuovo, siamo stati costretti a chiudere”.

“Abbiamo fatto tutto con scrupolo – Bonciani è, comprensibilmente, rammaricato – Tutto quello che ci era stato raccomandato: plexiglass al front office, dispenser per gli igienizzanti, segnaletica, riduzione dell’attività, acquisto di prodotti per sanificare. Abbiamo investito soldi, fatica, entusiasmo per poi sentirci dire di richiudere”.

“Peraltro la piscina è un luogo che non ha evidenze clamorose per essere una zona di contagio – aggiunge – L’acqua è clorata, le distanze sono mantenute. Entrando, i nuotatori si misurano la febbre e si igienizzano le mani”.

“Adesso siamo a metà aprile e certezze non ce ne sono – va avanti – Speriamo di poter ripartire, forse a fine maggio o a inizio giugno. A quel punto, immagino, direttamente con la piscina all’aperto”.

“Aspettiamo di capire cosa verrà deciso – dice – Per adesso si vocifera che le piscine riapriranno solo per le lezioni individuali: cosa impensabile. L’equilibrio è molto fragile, anche perché i sostegni sono stati pochi e inadeguati”.

“Un ringraziamento particolare va alla fondazione ChiantiBanca, proprietaria della piscina – conclude Franco Bonciani – Ci ha sostenuto con garbo, attenzione e comprensione. L’abbiamo sentita vicina. E per noi è stato importante”. 

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