POGGIO ALLA CROCE (GREVE IN CHIANTI) – Ottime notizie da Andrea Maddii, classe ’99, sciatore professionista.

Fiorentino di nascita, la famiglia è originaria di Poggio alla Croce. Per lui è arrivata la seconda convocazione per la Coppa Europea di sci alpino in questa stagione, che si terrà nei giorni 24 e 25 febbraio a Sella Nevea, situata all’estremo nord-est del Friuli Venezia Giulia, nell’angolo dei tre confini (Slovenia e Austria), a 1.200 metri di quota e in una splendida conca incastonata tra i monti Canin e Montasio.

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente, già in ritiro in preparazione della Coppa e perché ha disputato tre gare del Gran Premio Italiano (due Discese Libere ed un Super G).

“La scorsa stagione il fermo delle attività sportive a causa della pandemia – comincia Andrea – hanno bloccato il mio ultimo anno da juniores, ero terzo in classifica generale e stavo cercando di raggiungere la prima posizione, che mi avrebbe permesso di entrare in nazionale”.

“Da quest’anno – prosegue – sono nei Senior, categoria che presenta molte difficoltà, vista la concorrenza di atleti forti e con maggior esperienza, ma questo non mi ha fermato, anzi rappresenta uno stimolo in più”.

A dimostrazione di questo sono già due le convocazioni per le Coppe Europee in questa stagione, la prima a dicembre, a Santa Caterina Valfurva nel comprensorio del gruppo Ortles–Cevedale ed ora la seconda convocazione.

“E’ il sesto anno di professionismo – prosegue Andrea – faccio parte della squadra sportiva dei carabinieri, e grazie a loro posso perseguire il mio sogno di sciare e puntare sempre più in alto. La scorsa settimana, il buon piazzamento nelle due discese libere e nel super G mi ha permesso di mantenere la convocazione: adesso mi aspetta la discesa libera sulla pista del Canin, considerata da sempre una delle più difficili e quindi più belle, per le sue peculiarità e pendenze”.

“La Coppa Europea vede partecipare 16 nazioni e circa 120 atleti – ci spiega Andrea – gli obbiettivi sono il titolo della tappa, e dei punti importantissimi in vista della classifica generale. I migliori piazzamenti servono per conquistare dei pettorali di partenza sempre migliori nelle successive Coppe Europee”.

“Partire tra i primi è di vitale importanza – conclude – la pista con il passaggio degli atleti si rovina e peggiora inevitabilmente i tempi di discesa. Per questa Coppa, come sempre, l’obbiettivo è fare meglio della volta precedente, comunque l’importante è entrare tra i primi trenta”.

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