Ma quanto è forte lo Spezia. Ma quanto è bravo Italiano. Ma non potevamo tenerli noi Saponara e Agudelo. Ma quanti buoni giocatori che hanno.

Ecco qua una parte del “fil rouge” del tafazzismo del fiorentino medio che non ha però impedito alla Fiorentina di demolire 3-0 la sorprendente matricola Spezia, guadagnandosi un’altra grossa fetta di salvezza.

La settimana scorsa a Genova non avevamo affatto demeritato, la sconfitta era maturata quasi esclusivamente per colpa di Dragowski. Dovevamo semplicemente dimostrarlo.

Primo tempo di rara bruttezza dove lo Spezia è talmente sicuro dei propri mezzi dal non voler affondare neppure troppo.

A pochi istanti dal termine, il nostro unico calciatore sufficiente (Bonaventura) si infortuna ed il fatto che entri in campo il perennemente spento Castrovilli non depone a nostro favore.

Nella ripresa però, sia lui che Eysseric (al posto di un vergognoso Kouamé) cambieranno la gara.

Giusto non esaltare troppo la prestazione: i primi 45 minuti sono uno spot alla bruttezza, un’ode alla disaffezione, un inno alla disdetta degli abbonamenti tv. Avversari modestissimi, noi forse addirittura peggiori, zero tiri in porta verso lo scarso Provedel.

Però è altrettanto giusto non sottovalutare l’ottimo secondo tempo, dove il solito Vlahovic e i ritrovati neo-entrati ci trascinano alla vittoria con un gol e un assist (o quasi) a testa.

Le indicazioni per Prandelli a questo punto emergono chiarissime.

Martinez Quarta è un muro e dopo poche settimane si è adattato anche da braccetto di sinistra (oramai i tecnici tv hanno sdoganato questo termine per indicare i due centrali di una difesa a tre che non stanno esattamente al centro), ruolo che non aveva ricoperto spesso in passato.

Il centrocampo potrebbe essere risolto con uno schieramento a 6 uomini, di “Guidoliniana” memoria.

Se la Fiorentina di ieri è partita con due centrali (Pulgar e Amrabat), due esterni (Biraghi e Venuti) e una mezz’ala (Bonaventura), dobbiamo renderci conto che è con due centrocampisti avanzati (Eysseric e Castrovilli) che siamo riusciti a trovare la chiave per vincere e anche un po’ per convincere.

Credo proprio quindi che questo 3-4-2-1 sarà la prossima disposizione dalla quale ripartirà il nostro mister, tornato ad essere decisivo come qualche settimana fa dopo non pochi momenti di difficoltà.

I nuovi acquisti continuano a non esistere: Malcuit non entra neppure sul 3-0 mentre su Kokorin iniziano a susseguirsi le leggende.

Pare in arrivo un fisioterapista russo, pare che non fosse in grado di giocare, pare che si sia fatto subito male in quei pochi istanti contro l’Inter, pare che non si allenasse da settimane.

L’unica cosa di cui siamo certi è che siamo quasi a fine febbraio e se Vlahovic non avesse fatto quasi un gol a partita nelle ultime 10 gare giocate, noi saremmo più in serie B che in Serie A.

Sarà bene prendere coscienza che buona parte dei nostri punti in classifica sono arrivati grazie ad un 20enne o poco più che è stato decisivo come quasi nessuno alla sua età nonostante i tanti dubbi che lo circondavano (i miei in primis).

Il suo contratto scade nel 2023. Entro 2 mesi una società seria ne annuncia il rinnovo contrattuale.

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