ROMA – Dalla ripresa dell’Eccellenza al vincolo sportivo, passando per la promesse non mantenute dal ministro dello sport Spadafora.
Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia ha affrontato tanti argomenti nell’intervista radiofonica su TMW Radio.
“Venerdì, prima dell’assemblea – ha detto – abbiamo fatto un consiglio direttivo, chiedendo al CONI tramite FIGC di rendere anche l’Eccellenza di competenza nazionale. Aspettiamo questa ufficialità, per poi riprendere con attenzione sulle singole realtà: abbiamo richieste che arrivano dai territori, ma per prima cosa vorrei l’interesse nazionale. Poi potremo scendere nei particolari. C’è voglia di tornare in campo ma sappiamo che ci sono problemi economici, dobbiamo andare incontro alle società”.
Poi sul vincolo sportivo: “Dobbiamo evitare questo gravissimo danno nei confronti delle società sportive dilettantistiche, mantenerlo è uno degli aspetti per la loro sopravvivenza. Queste decisioni sono state prese da persone che non si rendono conto dell’attività del calcio di base, e siamo convinti che ci sia da sottolinearla ogni volta, una questione così vitale. Stiamo facendo il possibile, speriamo che nella conferenza Stato-Regioni più governatori possibili, e noi ne abbiamo già sensibilizzati alcuni, diano un certo tipo di parere che poi sarà vincolante rispetto alla decisione presa dall’ex Ministro (Spadafora, ndr). Impegniamoci tutti per evitare questo danno. Sono favorevole per avere ristori ai collaboratori sportivi ma ricordo che esistono solo perché ci sono le società sportive: se ne perderemo a migliaia, non avremo neanche questa necessità”.
E poi parole non certo lusinghiere su Spadafora: “La risposta l’ha data lui stesso scrivendo che non era ferrato di sport quando ha cominciato. Ha trovato un mondo meraviglioso, dice, ma io rimango su quanto promesso e poi non mantenuto: dei contributi auspicati, non se ne sono avverati. Sono parecchi anni che sto in Parlamento e ho ricoperto altri ruoli, quando si fanno delle promesse poi vanno mantenute. Noi non abbiamo avuto quanto promesso. Dai nuovi mi aspetto che rivisitino il rapporto tra calcio di base e governo. Aspettiamo però per vedere cosa succederà, noi faremo la nostra parte sperando in una vicinanza vera, seria e concreta al nostro calcio. Ho sempre avuto parole di incoraggiamento: reputo il mondo dilettantistico e il calcio giovanile specchio e fotografia del paese. Se ci riusciremo, vorrà dire che anche il paese sarà rinato”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA