Sono serate come questa che rendono il calcio lo sport più bello del mondo. Uno sport dove niente è scontato.

Nell’anno più orribile di sempre, nella stagione più anonima dell’ultimo lustro, la Fiorentina più deludente degli ultimi decenni sfodera una prestazione inumana, dominando dal primo all’ultimo minuto la squadra campione d’Italia.

Neanche nei sogni più erotici avremmo potuto immaginare quel che sembra essere successo.

Un gol del nostro giovane centravanti, una goffa autorete, il terzo gol dell’ex, Bonucci peggiore in campo, Cuadrado espulso.

Chiesa umiliato più volte, un arbitro che nel dubbio dà ragione a noi, Nedved in preda ad una crisi di nervi, Paratici e Agnelli imbarazzati.

Sì, è successo veramente.

Il lavoro di Prandelli, già da qualche settimana sulla buona strada anche se non supportato dai risultati, sboccia con una forza pazzesca, grazie ad una serie di intuizioni degne del grandissimo allenatore che è stato è che dimostra di essere tuttora.

La scelta decisiva è stata sicuramente l’inserimento di Borja Valero, fino a oggi un inutile portaborse o quasi, che ha sfoderato una prestazione pazzesca dominando la linea mediana con tocchi di classe e geometrie precise.

Amrabat ha beneficiato del lavoro del compagno portando acqua e palloni ovunque, lo stesso Castrovilli ha compiuto grossi passi in avanti dopo un lungo periodo opaco.

Altre grandi trovate sono stati Caceres cursore a tutta fascia e un Igor stellare sul centrosinistra della difesa zona nella quale la Juve non ha trovato mai nemmeno un millimetro di spazio, un gigante di bronzo cattivo ed elegante che si candida a questo punto come titolare inamovibile.

Una vittoria così fa sparire in un istante quella serie di nuvoloni neri continui che ci ritrovavamo sopra la testa, aumenta la fiducia e per un secondo fa sperare anche in un briciolo di futuro.

Un vero e proprio miracolo visto il terrore del presente che avevamo solo poche ore fa.

Nel giro di qualche settimana Cesare è riuscito a ricreare un gruppo, a trovare un equilibrio, a dare fiducia e indicazioni a Vlahovic, a far tornare Amrabat il centrocampista che era o quasi. Se non è un miracolo questo… .

Godiamoci la fine di questo terribile 2020, che quantomeno ci ha lasciati con una gioia tanto inattesa quando straordinaria e ripartiamo da qui, da questo enorme urlo che manco pensavamo più di poter cacciar fuori.

Buttare via un segnale così forte sarebbe da pazzi assoluti e se qualcuno in società pensa che questa squadra con questa vittoria abbia dimostrato di essere già forte e che non c’è bisogno di rinforzarla, beh sarebbe l’ennesima sciocchezza sportiva di una serie di orrori commessi fino a oggi.

Prandelli merita fiducia e la rosa deve essere completata con intelligenza e precisione, prima possibile. La salvezza arriverà presto e finalmente anche noi potremo avere un’idea di calcio.

Buon Natale Fiorentina, Buon Natale Firenze!

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