Goffredo Ruffini, presidente del Basket San Casciano

SAN CASCIANO – Il Covid non ha fatto sconti neanche al mondo del basket, ennesima attività ferma fino alla metà del prossimo gennaio.

Anche la pallacanestro è in grave difficoltà, per questo SportChianti ha parlato anche con Goffredo Ruffini, presidente del San Casciano Basket:

Presidente, vi aspettavate questa ennesima chiusura?

“Sì, viste tutte le restrizioni, anche se ovviamente non avremmo voluto. Abbiamo fatto domanda per le sovvenzioni da parte del Coni, ma la cosa peggiore in questo momento non è l’assenza dei soldi. È vero che non ci sono, ma non essendoci attività, non ci sono spese. Non ci sono palestre e strutture da pagare. Non incassiamo le quote e quindi non abbiamo uscite, casomai. Questo lo abbiamo spiegato ai nostri istruttori e allenatori. Viviamo quasi esclusivamente sulle quote delle famiglie degli atleti. Lavoriamo con ragazzi quasi tutti minorenni, per cui, ovviamente, non essendoci attività, nessuno paga le quote. Il problema denaro ci sarà in futuro, se gli iscritti caleranno”.

Quindi qual è il problema più grande?

“Come al solito è la mancanza di socializzazione dei ragazzi, che ci rimettono. Non capisco perché se i bambini vanno a scuola, non possano anche fare gli allenamenti. Posso capire coloro che seguono la didattica a distanza, ma gli altri no”.

Avete provato a organizzare attività per quanto possibile?

“Certo. Abbiamo tentato anche di fare delle attività all’aperto, poi la Federazione ha bandito tutte le nostre idee. Quindi noi ci siamo adeguati. Spero che prima o poi si possa ripartire, anche perché c’è timore da parte delle famiglie e dei ragazzi e una generale disaffezione allo sport”.

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