SOS siamo in alto mare.

La cura Prandelli, ammesso che sia la cura giusta (e già su questo purtroppo ho seri dubbi), ha bisogno di molto tempo prima di funzionare.

Cesare ha intenzione di passare dal gioco per uscire dalla melma, ma avremo il tempo di perfezionare i suoi meccanismi continuando a collezionare prestazioni come questa?

La Terza Fiorentina di Prandelli dà la stessa impressione delle due precedenti apparizioni, i ragazzi entrano in campo convinti e grintosi ma hanno la forza e la durata di una bomboletta di panna spray.

Increscioso l’episodio del corner dal quale nasce il primo gol, dove nessuno degli undici viola salta di testa. Nes-su-no. Romagnoli deposita senza che Dragowsky possa manco sbattere le palpebre.

Segue un rigore molto dubbio (segnato) e un altro ancor più dubbio (parato) assegnati dal mediocre Abisso che noi ricordiamo favorevolmente per un 3-3 contro l’Inter di qualche tempo fa, quando ancora tiravamo in porta.

Due schiaffi che annichiliscono le effimere certezze viola che neanche il secondo rigore parato riescono a far rifiorire. Nel secondo tempo la Fiorentina sparisce quasi del tutto e un Milan super quadrato controlla con totale sicurezza.

La strada è molto molto lunga. Amrabat inizia ad farci vedere sprazzi di quel magnifico centrocampista che abbiamo visto lo scorso anno a Verona, ma si tratta di pochi flash in mezzo a una marea di errori giganteschi.

Mentre Pulgar conferma quello che ci ha sempre fatto vedere da quando è arrivato qui: è un equivoco. Splendido sui calci da fermo, per il resto però non è mai minimamente all’altezza.

Se il centrocampo non funziona minimamente, se i terzini non sono capaci né di un cross né di una diagonale, se l’attacco non ha nessuno in grado di saltare un uomo, come diavolo è possibile avere barlumi di ottimismo?

Non ci sono molte strade, l’unica è quella di aver fiducia in Prandelli.

Io sono sicurissimo che Cesare abbia l’esperienza e le capacità per risollevare questo immenso “nulla”, ma in tanti come al solito in città non sono del mio stesso avviso.

In campo si notano molti calciatori davvero poco interessati alla maglia.

La proprietà è sempre molto presente ma tante cose sembrano sfuggire.

Non riesco più neppure a parlare di Pradè, oramai un “dead man walking” sportivamente parlando.

Non c’è un solo suo acquisto che stia funzionando, se non il desaparecido Pedro che sta segnando con continuità nel Flamengo e che per vie traverse (il riscatto, il versamento, il controriscatto, il prolungamento eventuale del prestito sono tutti argomenti nebulosi) potrebbe anche tornare un giorno, chissà.

Ma se tante volte ho scritto che avremmo dovuto pensare a nuovi dirigenti, ad un nuovo direttore sportivo, ad una ristrutturazione completa dell’apparato societario, oggi per la prima volta – dopo questa ennesima prestazione deprimente – penso che sia giusto concentrarsi per qualche mese solo ed esclusivamente sul campo.

Perché io rimango un fissato di calcio e Fantacalcio, le partite tendo a vederle quasi tutte. E di squadre meno pericolose della Fiorentina fino a oggi, non ne ho vista neppure una.

@RIPRODUZIONE RISERVATA