Claudio Menghetti, presidente del San Polo

SAN POLO (GREVE IN CHIANTI) – Tra le squadre che rimpiangono i momenti prima del nuovo stop a causa dell’emergenza Covid, c’è sicuramente il San Polo.

Una vittoria e un pareggio, due risultati utili che secondo il presidente Claudio Menghetti sono segno di una squadra che quest’anno avrebbe potuto fare davvero bene.

Presidente, anche per voi fermarsi non è stato il massimo, perché il suo San Polo stava dicendo la sua.

“Se si deve rimandare continuamente le gare e fermarsi, è bene farlo fino alla fine dell’anno. Poi magari arrivati in fondo vediamo se si potrà fare qualcosa da gennaio, sperando che questo virus diventi meno pericoloso. Anche se si gioca fino a giugno non è un problema. Sarebbe un’occasione per noi società per incassare qualcosa con biglietterie e bar, altrimenti non possiamo andare avanti. Se poi non ci sono le condizioni per fare playoff e playout, potremmo risolvere la cosa così: la prima viene promossa nella categoria superiore e le ultime due retrocedono”.

Che tipo di progetto avevate per questa stagione?

“Come ogni anno si pensa a fare la squadra migliore che si può. Guardando l’organico, penso che abbiamo costruito una rosa notevole, che sarebbe potuta arrivare a posizionarsi tra le prime. Purtroppo non è andata così, ci hanno fermati di nuovo. Inoltre se questa storia continua ci saranno dei calciatori che vorranno smettere per evitare problemi sul lavoro, come è successo in altre società”.

Il Covid ha avuto la meglio sul calcio, come vi comporterete da qui alla scadenza del Dpcm corrente?

“Il decreto non permette gli allenamenti collettivi, solo individuali. Ma come si fa a fare allenamento individuale con 24 persone. Non si possono fare neanche a gruppetti, non ha senso. L’unica cosa è raccomandare ai ragazzi di mantenersi nelle migliori condizioni per conto proprio”.

Avete già in mente come gestire la situazione dal 24 novembre in poi?

“No, anzi, non penso abbia senso ripartire alla scadenza del dpcm. In quel periodo ci si avvicina alle feste di Natale e riusciremmo, restando ottimisti, a giocare tre gare. Sarebbe meglio ripartire ad anno nuovo”.

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