Maurizio Sarri ancora non è qui.

Io non me ne capacito e confesso uno stato depressivo acuto (sportivamente parlando), come raramente ho avuto. A caldo ne ho pensate di tutte, poi ho provato a frenare l’impeto ed ho continuato ad informarmi, a chiedere, a provare di capire cosa diavolo fosse successo.

Giuro che ancora non ci credo e non credo nemmeno che uno come Commisso sia così orgoglioso e anche così pazzo dal gettare un’occasione simile, solo per tenere il punto (e di conseguenza Iachini).

Rocco è un presuntuoso di prim’ordine e anche se non è certo un tecnico calcistico rimane un maestro nel fare affari. Non sarebbe arrivato dov’è, senza quel fiuto straordinario che lo ha portato ai vertici di globo.

E che Sarri sia un abnorme affare per la Fiorentina, lo capirebbe anche un bambino.

Leggo alcune scemenze totali sui vari social, con gente che pensa che il tecnico toscano non sia arrivato perché “Rocco non vuole tre allenatori a libro paga”, perché non vuol spendere.

Mai stupidaggine fu più contraria alla verità. In realtà lui sta “imbarcando acqua” ogni secondo di più, tenendo Iachini.

Più Beppe rimane e più lui butta denaro. I giocatori si deprezzano, l’entusiasmo scema, i migliori vogliono andarsene, i risultati non arrivano, per non parlare del gioco.

È una Waterloo economico-sportiva e Rocco se ne rende benissimo conto.

Non si chiama un allenatore in albergo solo per dirgli “io sono al tuo fianco, occhèi”.

Lo si può chiamare per dirgli che confermarlo è stato un grave errore. Che potrebbe dimettersi, magari con un accordo consensuale e una ricca buonuscita che gli renderebbe dignità e onore.

Oppure per dirgli che il nuovo allenatore non è arrivato solo perché ancora non ha trovato la giusta formula per la rescissione con la sua vecchia squadra.

Oppure per fargli presente che non vincere contro una squadra di Serie B con 9 rincalzi dopo che ti ritrovi 2-0 al 4’ del primo tempo è una cosa che neanche nel “soccer” aveva mai visto accadere e che non sarebbe accaduta manco con Joe Barone in panchina.

Lo scrissi qualche tempo fa quale era il pensiero di Rocco.

C’è il Covid a bloccare tutte le idee di investimento, ci sono i contratti di Iachini e Pradè in scadenza 2021. In più c’è la situazione dello stadio che nel giro di qualche mese si sbloccherà in un modo o in un altro.

A giugno 2021 prendiamo una nuova guida tecnica, un nuovo DS suggerito dal nuovo allenatore che non ci faccia spendere 40 mln di euro per Pulgar, Lirola e Duncan (cosa mal digerita da Rocco, che vede come unica grande prospettiva futura il solo Amrabat che è stato una sua precisa indicazione) e si riparte con un vero e proprio progetto di crescita.

Ma si sa, i progetti, i budget sono una cosa. La realtà è spesso ben altro. E qua dopo 4 giornate ci rendiamo tutti benissimo conto che a giugno 2021 di sicuro non ci arriviamo. Faremmo “a cazzotti” sicuramente molto prima della scadenza, caro Rocco.

E allora serve fiducia, proprio ora che tutto sembra perduto. Anche se io faccio tanta fatica.

Io credo ancora che la conferma sia solo una roba di facciata, per guadagnare tempo del quale forse lo stesso Sarri ha bisogno.

E chissà, per collezionare altre brutte figure che renderebbero la decisione dell’esonero a soli 2 mesi dalla conferma, una decisione meno istintiva e doverosa.

Sarri è felice di venire a Firenze.

Ha 62 anni, parla fiorentino, ha enormi doti comunicative e tecniche. Non ha pretese economiche assurde, non chiede la luna.

Se entro poche settimane non diventa il nostro allenatore, sarà stato commesso l’errore più grosso degli ultimi 20 anni e non sarò più così diplomatico.

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