Leonardo Guidotti, presidente del Belmonte

PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – Il Coronavirus è tornato a spaventare il mondo del calcio e dello sport in generale.

Le società dilettantistiche sono “sopravvissute” alle norme stringenti del nuovo Dpcm firmato nelle scorse ore dal premier Giuseppe Conte, ma le restrizioni sono comunque pesanti e dalle dirigenze dei club filtra pessimismo.

SportChianti ne ha parlato con Leonardo Guidotti, presidente del Belmonte, il quale ci ha anche fornito un quadro della propria società soffermandosi sulle partite, sul mercato e sullo spogliatoio.

Presidente, il suo Belmonte non è partito alla grande. Per ora una sconfitta pesante e un pareggio in Coppa Toscana, più un altro pari domenica scorsa.

“La squadra è stata profondamente cambiata, perché il gruppo che in questi anni aveva conquistato le categorie non c’è più. La società ha quindi deciso si aprire un nuovo ciclo in un contesto difficoltoso. L’organico è giovane ed è nuovo anche il tecnico. Ora stiamo cercando di assemblare il tutto. C’è ancora da migliorare dal punto di vista fisico. Il risultato di domenica non era affatto scontato viste le ambizioni del Barberino”.

A parte la batosta con Cerbaia in Coppa Toscana, la squadra ha tenuto duro, non crede?

“La squadra ha un’identità, anche se molti individui non si conoscono calcisticamente. È un gruppo che sta lavorando con serietà e si sta conoscendo. Ci vorrà ancora un po’ di tempo. La motivazione c’è e i ragazzi stanno seguendo le richieste di un nuovo allenatore. Siamo molto ottimisti in prospettiva, ma teniamo continuiamo a tenere aperti gli occhi sul mercato, poiché ci sono dei reparti che dobbiamo rinforzare”.

Ci spieghi…

“Abbiamo bisogno di inserire almeno un centrocampista di esperienza che potrebbe dare una mano ai ragazzi per crescere. In questo momento siamo tranquilli sulla difesa. I nuovi innesti hanno dimostrato di poter stare in categoria. In attacco abbiamo sufficienti soluzioni. In mediana invece abbiamo bisogno di rinforzi per permettere al gruppo di migliorare tranquillamente. Non abbiamo ancora nomi, ci sta lavorando il direttore sportivo Puccinetti. La finestra di mercato si chiude il prossimo 31 ottobre e la situazione è molto precaria in generale. Alcune opportunità però ci sono”.

Tra i nuovi acquisti, chi l’ha meravigliata di più?

Centrone ci ha confermato le sue qualità. Pur essendo giovane, è un ragazzo con esperienza di calcio in categorie superiori. Viene dal Porta Romana. Le sue qualità sono note. Averlo coinvolto in questo progetto ci fa piacere, ci darà una mano. Puntiamo molto anche su Torri, pure lui in prestito dal Porta Romana”.

Il Dpcm non ha fermato il calcio dilettantistico, ma c’è comunque una possibilità che il campionato possa interrompersi?

“Certamente. Questo ultimo Dpcm che dura un mese non ha chiuso l’accesso al pubblico ma lo ha molto limitato. E per una società dilettantistica il fatto che biglietteria e bar siano chiusi crea grosse difficoltà. Anche se il nostro impianto ha una capienza che può andar bene per il numero di ingressi consentiti, è chiaro che questo non viene aiutato dalla chiusura del bar. Poi, durante la settimana, gli allenamenti sono a porte chiuse e quindi le società non guadagnano nulla. Aiuterà andare avanti con le attività, ma sulla prospettiva di sostenibilità finanziaria per i club vedo un quadro buio e preoccupante. La sospensione del campionato non dipenderà da noi, ma dalle evoluzioni dell’epidemia. Inoltre, le Regioni possono solo derogare con ulteriori restrizioni e non con allentamenti delle maglie. Ho letto le dichiarazioni del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, secondo cui queste nuove disposizioni del Dpcm avrebbero dato la possibilità ai club di aprire al pubblico. Mi sembra un proclama esagerato, rispetto alla realtà”.

Avete pensato di chiedere un sostegno alle autorità?

“Non esiste soluzione. Abbiamo vissuto la fase del post-lockdown cercando di ricostruire tutto l’ambiente nel massimo rispetto dei protocolli, non certo una cosa facile. Di fronte alla Fase 2 del virus e ai nuovi Dpcm deve prevalere il senso civico. Non c’è stata uniformità nel rispetto delle norme, alcune società anche domenica scorsa hanno aperto bar e biglietterie quando era vietato. Ora conta evitare che lo scenario peggiori ulteriormente. Noi da lunedì abbiamo chiuso l’accesso del pubblico agli allenamenti. Dal punto di vista economico sarà un dramma. Quando sarà il momento presenteremo il conto a chi di dovere, alle autorità”.

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