POGGIBONSI – “Ci auguriamo che l’inizio del campionato Eccellenza non sia a porte chiuse, perché il calcio dilettanti non può esistere senza tifosi. Il pubblico per il Poggibonsi è essenziale. Anzi voglio dire pubblicamente che, qualora gli stadi non riaprissero, il Poggibonsi non scenderà in campo senza i propri tifosi”: chiara e precisa la posizione del dg giallorosso Giacomo Guidi.

“Il Poggibonsi può contare su una platea numerosa ed è fondamentale averla presente per offrire incitamento alla squadra, ma anche per una questione di incassi; introiti che il Poggibonsi esporta anche fuori casa, quando molte persone ci seguono lontano dallo Stefano Lotti – prosegue Guidi – Ho già manifestato le nostre intenzioni al Presidente del Comitato Regionale Toscana Paolo Mangini, che è stato molto comprensivo, promettendomi che si sarebbe attivato per consentire l’ingresso degli spettatori negli impianti sportivi alla ripresa del calcio dilettanti”.

“Il Covid-19 naturalmente è ancora un fenomeno preoccupante, ma credo che, dato che stanno ripartendo molte attività, sarebbe il caso di riaprire anche gli stadi della nostra Regione – ha detto ancora il dirigente giallorosso – Inizieremo la preparazione della prima squadra dopo Ferragosto, ma dobbiamo conoscere ancora il nuovo protocollo e ci attendiamo sia dalla Figc che dal Crt le risposte necessarie per programmare l’avvenire. Come Società siamo stati operativi anche nei mesi più difficili della pandemia e ci tengo a ringraziare le aziende ed il Comune che, nonostante le difficoltà, ci sono sempre stati vicini in questo periodo”.

“Il format del campionato con tre gironi da 12 squadre, se ritenuto quello più idoneo dal Comitato Regionale Toscana per permettere ai club un contenimento dei costi, ha un senso solo se nella composizione degli stessi si tenga conto della posizione geografica di Poggibonsi – ha continuato – Il Poggibonsi non può essere mandato a giocare nelle zone marittime o di Lucca, ma deve rimanere nei luoghi limitrofi, giocando tanti derby. Abbiamo inoltre chiesto assieme ad altri club lo spostamento della Coppa Italia dal 13 al 20 settembre e crediamo che le nostre istanze verranno accolte senza alcun problema. I calciatori sono inattivi da mesi ed una partenza prematura potrebbe essere nociva per la loro salute”.

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