Non sono molte le squadre che giocano e rendono peggio della Fiorentina, il Torino di Longo è senz’altro una di queste.
Giustissimo prendersi la salvezza aritmetica contro di loro, giustissimo che a segnare siano due ragazzi di classe (Kouamé, anche se poi formalmente sarà assegnata l’autorete a Lyanco) e di grande impegno (Cutrone) e che a servire i due palloni sia stato un vero e proprio artista come Ribéry.
A Franck è finalmente tornato il buon umore oltre ad una tenuta atletica importante; anche ieri 80 minuti ad alti livelli dopo non so più neppure quante partite consecutive e pochissimo tempo per rifiatare.
Se la scorsa settimana speravo che in società fossero già in grado di pensare al futuro adesso che il nostro campionato non deve veramente più raccontarci niente non si può proprio più aspettare.
Questa folle stagione è finita in gravissimo ritardo rispetto al previsto, adesso che abbiamo qualche settimana di tranquillità in più dobbiamo assolutamente sfruttarla.
Si chieda a Iachini un ultimo sforzo: quello di valutare i giovani che fino a oggi non hanno assolutamente soddisfatto.
Ci dia un giudizio su chi punterebbe per il futuro immediato e su chi invece manderebbe in prestito oppure su chi non punterebbe affatto.
Il giudizio di un uomo che conosce bene l’ambiente, che conosce bene gli uomini e che sa benissimo di non poter proseguire oltre sulla nostra panchina.
Le ambizioni della Fiorentina devono essere più alte di quelle degli stessi tifosi, di conseguenza anche l’allenatore ovviamente non potrà essere un allenatore “da salvezza”, ma tutt’altro.
Chiudo con un commento sulla promozione di Alberto Aquilani come allenatore della Primavera.
Prima di lui e di Bigica (che non ha affatto demeritato nel lungo periodo qui da noi) avevamo avuto nelle giovanili allenatori di grandissimo livello, come Leonardo Semplici e Federico Guidi.
Prima ancora Bollini e Buso (ora tornato nella nostra Under 18, dal 1° gennaio 2020 proprio al posto di Aquilani), altri due tecnici molto preparati.
Il nostro ex centrocampista è alla prima esperienza di categoria dopo una parte di stagione in Under 18 terrificante dove le ha perse quasi tutte e una seconda parte come assistente di Iachini in prima squadra.
Il motivo per cui si punti così tanto su di lui mi è totalmente ignoto. Potrebbe essere una grande sorpresa, di sicuro è un grande rischio.
La nostra Under 16 verrà affidata a Daniele Galloppa, altro romano alla prima vera esperienza a questi livelli.
Pradè sta “romanizzando” un po’ troppo questa squadra e anche la boutade circolata qualche giorno fa su De Rossi allenatore della prima squadra probabilmente non era affatto un’invenzione giornalistica.
Non posso minimamente sapere quali siano le qualità dei nuovi allenatori delle nostre giovanili, mi limito solo a raccontare del loro arrivo ed a confessarne un mio certo imbarazzo.
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