BAGNO A RIPOLI – Il Circolo Legambiente Bagno a Ripoli ha presentato, mercoledì 1 luglio, le sue osservazioni al piano attuativo per la realizzazione del Centro Sportivo della ACF Fiorentina ed alla contestuale variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico vigenti.

Legambiente, scrive l’associazione, è “fortemente preoccupata perché questo intervento, insieme ad altri previsti nella zona del Pian di Ripoli, rischia di stravolgere dal punto di vista urbanistico e ambientale un’area di pregio molto delicata e di compromettere la prospettiva, per noi strategica, del Parco fluviale dell’Arno quale elemento di identità del territorio Ripolese nell’ambito della Città Metropolitana”.

“In poche parole – sottolineano – non vogliamo che avvenga a sud est di Firenze ciò che è avvenuto nel quadrante opposto, dove ormai rischiano di non sussistere più le condizioni per l’agognata messa in opera del Parco Agricolo della Piana”.

“Siamo consapevoli – ammettono – delle aspettative suscitate tra i tifosi della Fiorentina da questo impianto sportivo, e dal ruolo che potrà svolgere per far crescere le ambizioni della prima squadra in Serie A. Pur tuttavia, non vorremmo che questo legittimo desiderio oscurasse la responsabilità cui noi tutti siamo chiamati adesso per affrontare la grande sfida di consegnare alle generazioni future un pianeta ambientalmente più sano e vivibile”.

“Sappiamo che il Piano Attuativo è stato adottato dal consiglio comunale – aggiunge Legambiente – e che per perfezionare l’iter dovrà superare altri passaggi, fra cui l’esame delle osservazioni dei cittadini e di quelle della Soprintendenza”.

In questa ottica il circolo ambientalista ripolese vuole “contribuire alla discussione pubblica su questo tema così importante misurandosi sul piano delle proposte, in vista di un armonico inserimento del Piano Attuativo nel costruendo Parco Fluviale dell’Arno”.

“Partendo da queste considerazioni generali – spiegano – abbiamo costruito le nostre osservazioni su quattro punti specifici che a nostro avviso presentano delle forti criticità, che qui elenchiamo in modo stringato, rimandando per i dettagli alla lettura completa del documento”.

Punto uno. Secondo Legambiente “nel Piano Attuativo mancano prescrizioni volte a scongiurare la possibilità in futuro di modifiche funzionali che comportino ulteriore consumo di suolo”.

Punto due: “Mancano inoltre percorsi ciclo pedonali che ne permettano l’attraversamento sulla direttrice Nord-Sud”.

Punto tre: “La stima del fabbisogno di parcheggi, soprattutto in occasione degli eventi sportivi, appare decisamente aleatoria”.

Punto quattro: “I benefici che ricaverà la comunità di Bagno a Ripoli per questo intervento rimangono al momento vaghi”.

Legambiente chiede che “le risorse incamerate a vario titolo dal Comune per la realizzazione del Centro Sportivo siano utilizzate per il progetto del Parco Fluviale dell’Arno”.

“I tempi concessi per il deposito delle osservazioni – concludono – non ci hanno permesso di esaminare altri aspetti dell’intervento, ma è nostra intenzione organizzare, subito dopo le ferie estive, un incontro per illustrare in maniera più dettagliata i contenuti delle nostre osservazioni e presentare ulteriori approfondimenti”. 

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