Alessandro Pierattoni

TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Prudenza e ottimismo. La Pallamano Tavarnelle mette insieme questi due ingredienti per programmare il proprio futuro.

“Per il mondo dello sport è tutto in divenire – spiega il presidente Alessandro Pierattoni – Per il momento per la pallamano italiana ci sono vari piani da mettere in moto, a seconda di quando si potrà realmente riprendere l’attività agonistica. Di sicuro vogliamo pensare positivo. Già riuscire a recuperare il contatto coi ragazzi sarebbe una luce in fondo a questo tunnel cominciato mesi fa”.

La volontà è quella di ripartire comunque secondo le coordinate consolidate: “Rifaremo l’A2 con la prima squadra e tutte le categorie giovanili, grazie anche al nostro abbondante vivaio. Per il settore promozionale dovremo forse aspettare a programmare in base ai numeri dei ragazzi e anche alla disponibilità delle strutture e delle problematiche logistiche che non sarà facile risolvere”.

L’aspetto economico non dovrà essere tralasciato: “Di sicuro mi aspetto un ridimensionamento complessivo per le possibilità minori che molti sponsor potranno concedere. Ma sono anche convinto che i nostri sponsor più importanti non ci abbandoneranno. In qualche modo ci riorganizzeremo. Lo ammetto: al momento mi proccupano più gli aspetti sanitari e psicologici in vista del rientro. Ma lo ripeto: siamo moderamente ottimisti. Rimane solo da capire quando e come ripartire in sicurezza”.

Intanto la Federazione ha dimostrato vicinanza alle sue società: “Non farà pagare iscrizioni né tasse federali. Non sono costi indifferenti per le società. Sicuramente sono misure che ci incoraggiano”.

Per la stagione 2019/20 il bilancio dei tavarnellini è comunque molto positivo: “Per la prima squadra sono stato davvero felice di vedere un grande entusiasmo da parte dei nostri ragazzi. Abbiamo conquistato la salvezza sul campo e forse avremmo anche potuto migliorare la posizione in classifica se il campionato non si fosse interrotto. Per il settore giovanile dispace per il gruppo Under 17 che era lanciato verso il traguardo delle finali nazionali. Dispiace davvero perché era un gruppo molto forte. Le altre formazioni invece stavano dimostrando segnali di crescita, ed è stato un peccato che questo preocesso si sia arrestato sul più bello. Così come dispiace che i più piccoli abbiano perso la fase primaverile che per loro è quella più divertente”.

Ma appunto il vero traguardo è adesso quello di tornare a respirare l’aria del campo e della palestra: “Con umiltà ma anche con la consapevolezza del ruolo che una società sportiva come la nostra ha nel mondo che ci circonda. A noi interessa soprattutto che i ragazzi vengano a giocare da noi e si divertano: è la nostra missione sociale”.

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