TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – “No, non sarà una stagione persa. A quell’età non valgono solo i risultati immediati, ma anche il lavoro a lungo termine. Certo, girano le scatole perché vorresti subito misurare la tua qualità, ma a 17 anni è importante anche quello che si sta facendo per il futuro”.

Mattia Silei guarda agli aspetti positivi della Under 17 della Pallamano Tavarnelle, guidata con Lorenzo Provvedi, bloccata nel mezzo di una stagione che stava vedendo i biancoverdi grandi protagonisti.

“In questa stagione, dopo le esperienze nel settore promozionale, mi era piaciuto confrontarmi con i ragazzi più grandi, con un gruppo consolidato che aveva già fatto bene in passato, anche se i giocatori li conoscevo tutti fin da quanto erano piccoli – spiega – Stavamo andando molto bene: imbattuti, eravamo già matematicamente nelle prime quattro e già pensavamo alle fasi finali. Peccato davvero, ma sono convinto che i ragazzi cresceranno comunque. E speriamo comnque di rivederci presto sul campo tutti insieme”.

È stata una bella esperienza lavorare con Lorenzo: “E’ stato molto interessante l’incontro di due approcci differenti. Poi coi ragazzi più grandi fai un lavoro diverso. Coi piccoli prevale la dimensione “gioco”. Con loro invece sono importanti i consigli e gli approfondimenti, il loro feedback e le loro domande”.

E ovviamente questo porta anche a una visione diversa da giocatore: “Sì, così ti cali di più nei panni dell’allenatore, delle situazioni che si trova a gestire. E viceversa, ho cercato di prendere spunti da giocatore per capire cosa non andava bene coi ragazzi, dal punto di vista tecnico e di gestione emotiva”.

Poi un pensiero appunto anche alla prima squadra: “Eravamo partiti con un gruppo nuovo, la salvezza era già acquisita. Dispiace esserci fermati perché, dopo un paio di partite non all’altezza, volevamo rifarci soprattutto in casa con qualche squadra blasonata per ridare anche entusiasmo al pubblico”.

Infine uno sguardo al settore promozionale e all’inserimento nello staff da parte di Keko Morettin: “Il suo lavoro è stato davvero molto positivo. Peccato per i nostri giocatori più giovani che hanno perso la fase primaverile-estiva che è quella più bella per loro. Dispiace davvero per loro, scalpitavano già al pensiero”.

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