foto Daniele Tangari

TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – “Ci vuole pazienza in questo periodo così strano. Ma è chiaro che mi mancano la palestra e la pallamano. Mi manca quella che, senza esagerare, è la mia vita”.

Francisco “Keko” Morettin, punto di forza della Pallamano Tavarnelle, in questo periodo di emergenza è rimasto lontano dalla sua Buenos Aires: “Non c’erano aerei per poter rientrare e quindi sono rimasto qui. In Argentina la situazione è più tranquilla: ci sono meno contagiati, anche se pure lì c’è stata la chiusura completa una settimana dopo che qui da noi. Quando sento i miei familiari e amici li devo rassicurare sulla nostra situazione, perché quello che leggono sull’Italia ovviamente li fa preoccupare”.

Keko resta in casa con la sua Martina e cerca di ottimizzare le sue giornate: “Faccio un po’ di esercizio fisico, seguendo anche il piano che ci ha girato lo staff della società, anche se ormai per questa stagione non torneremo più in campo. Poi studio un po’ di marketing sportivo, una materia che mi interessa molto anche per il futuro”.

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La prima stagione in biancoverde è stata positiva per Morettin: “Abbiamo avuto alti e bassi nella prima parte della stagione, c’è voluto un po’ di tempo nell’integrarci sul campo tutti insieme. Ma adesso nella seconda parte stavamo andando proprio bene. Il campionato si è chiuso purtroppo nel nostro momento migliore”.

Tra l’altro Tavarnelle ha fatto un viaggio a vuoto a Camerano, proprio nelle ore in cui il campionato è stato sospeso: “E’ stata una domenica strana. Le altre squadre avevano già giocato il sabato. Noi siamo partiti lo stesso per giocare, poi tutto è stato fermato quando eravamo quasi arrivati al campo. Diciamo che la situazione in quel momento poteva essere gestita in modo migliore. Comunque alla fine è stato giusto così”.

Keko si è comunque subito ambientato bene nel Chianti: “Mi sono trovato subito bene a Tavarnelle. Questa società è una grande famiglia, ti fa sentire a casa. E la devo ringraziare anche per avermi fatto iniziare il percorso da allenatore”.

Le sue squadre sono quelle del settore promozionale, Under 9 e Under 11: “Mi piace lavorare coi ragazzi. Per me è la prima volta e sono felice perchè se un genitore ti affida i suoi figli è una bella dimostrazione di fiducia. A me piacerebbe soprattutto riuscire a trasmettere ai ragazzi la passione per questo sport che sento io”.

Keko coi ragazzi che allena

E anche per Keko la pallamano arrivò grazie a un insegnante: “Prima giocavo a pallacanestro, poi con la scuola facemmo un torneo di pallamano e capii che questo sarebbe stato il mio sport. Fu l’allenatore della scuola a farmi appassionare, Leandro Linan, che poi è diventato un amico. Ecco, mi piacerebbe trasmettere la stessa passione ai ragazzi che alleno, la stessa voglia che sento ogni giorno quando arrivo in palestra”.

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