un'immagine dell'effrazione in casa dello Sporting Arno

FIRENZE – Nei mesi scorsi era toccato a Impruneta Tavarnuzze e Belmonte. Gli episodi spiacevoli (e spregevoli) però stanno continuando in queste settimane di blocca dell’attività.

Le sedi delle società sportive fiorentine diventano il bersaglio di ladri che, dopo aver fatto maggiori danni economici nelle loro effrazioni, poi si limitano spesso a bottini di poche decine di euro.

Nei giorni scorsi era toccato alla sede della Laurenziana, nelle ultime ore a Badia a Settimo a quella dello Sporting Arno: “Pizzeria e bar devastati per due prosciutti e qualche scatola di surgelati” questa l’amara dichiarazione della società rosanero.

Alla Laurenziana invece era stato “svaligiato il bar compresa l’affettatrice, portato via due computer in segreteria, 8 casacche nuove e l’armadietto medicine dalla stanza DS, 100 euro di fondo cassa”. Oltre ovviamente a tutta la devastazione lasciata intorno.

Davvero degli atti inqualificabili, a maggior ragione in questo periodo sospeso in cui le società sportive guardano con ansia alla propria sopravvivenza.

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