FIRENZE – Il presidente del Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti Paolo Mangini scrive di nuovo alle società toscane: una lunga lettera per rassicurare i dirigenti e i tesserati su quello che sarà il futuro.

Toccando temi importanti (anche quelli economici e di sopravvivenza delle realtà dilettantistiche) e facendo appello all’unità d’intenti quando sarà il momento delle decisioni della Federazione sul proseguimento o meno dei campionati.

Eccola qua integralmente:

“Cari amici, mi rivolgo nuovamente a voi a distanza di due settimane dall’ultima comunicazione, per fornire alcune informazioni sulla difficile situazione nella quale ci troviamo.

Mai come in questi giorni siamo tra noi fisicamente lontani ma per altri versi molto vicini. E lo siamo perché tutti nella stessa condizione e soprattutto perché abbiamo la stessa preoccupazione per il presente e anche per il futuro.

Siamo oggi prioritariamente di fronte a un’emergenza, quella sanitaria, che ha cambiato il nostro modo di vivere, di percepire le cose che ci circondano, le relazioni con gli altri, siamo soggetti a restrizioni rigide, sacrosante , a cui dobbiamo sottostare per il bene individuale e collettivo, senza mai abbassare la guardia.

Anche da un punto di vista sociale abbiamo un’emergenza perché questa situazione ci impone un isolamento forzato, impone a tanti nostri giovani di non avere più la possibilità di incontrarsi e di frequentarsi nei soliti luoghi di aggregazione, come nelle scuole, nelle parrocchie, ma anche nelle nostre società sportive, dei veri e propri presidi di socialità, importanti per la formazione, l’inclusione e integrazione di tanti giovani.

E poi la parte sportiva, che per forza ora è in secondo piano, ma a cui bisogna comunque pensare. Molti mi domandano e si domandano, quando ripartiremo e se ripartiremo. Purtroppo non posso dare risposta a queste domande.

Posso, però, garantire che ripartiremo solo se ci saranno tutte e sottolineo tutte le condizioni per cui l’attività possa essere svolta in sicurezza, condizioni che dovranno essere certificate nei decreti che le autorità sanitarie e il governo emaneranno in questo senso. Prima la salute e il benessere di tutti

Un elemento importante che potrebbe essere indicativo è rappresentato dalla data di apertura delle scuole, una data fissata per il 6 aprile ma che sicuramente sarà prorogata. L’altro elemento, ovviamente, è la data in cui il governo potrà dare l’autorizzazione a riprendere l’attività e, da quel momento, quanto tempo potremmo avere per concludere i vari campionati in sicurezza, compreso un eventuale periodo precedente di riatletizzazione dei giocatori.

Non mi voglio addentrare in calcoli, vorrei solo, per quello che conta in questo momento, fare alcune riflessioni; per terminare tutti i campionati in Toscana le giornate da recuperare sono poche e, proprio per questo, potrebbero esserci diverse soluzioni. La mia speranza, come penso quella di tutti, è di poter terminare in qualche modo i nostri tornei, sarebbe una grande impresa con un significato del tutto particolare, al di là di quello sportivo. Questo anche per evitare strumentalizzazioni di qualsiasi tipo, interpretazioni fantasiose della norma, ricorsi infiniti.

Ripeto, però, le condizioni di sicurezza in cui si dovrà eventualmente svolgere l’attività sono prioritarie e inderogabili.

Se poi verrà deciso di fermarsi definitivamente sarà la FIGC a stabilire quali saranno le modalità per terminare la stagione ben sapendo che nessuna delle soluzioni che attualmente vengono ipotizzate sui mezzi di comunicazione e che sono oggetto di dibattito fra esperti, è codificata dallo Statuto Federale, dalle Norme Organizzative della Federazione o dal Codice di Giustizia Sportiva.

Posso assicurare che ad oggi nessuna di queste soluzioni prevale sulle altre.

Ritengo, però, che se in questa situazione eccezionale dovessero essere assunte, da parte degli organi federali, decisioni eccezionali tutti dovremmo accettarle per quello che sono e tutti dovremmo rimanere uniti per il bene futuro del nostro movimento dilettantistico. L’unità del movimento, in questo momento, è più importante di ogni altro interesse specifico.

Questo è il presente, a me preme, però, parlare anche del futuro. E’ nostro compito come Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Toscana contribuire a proporre e sostenere azioni e iniziative che possano rendere meno incerto il futuro, anche se sono consapevole della enorme difficoltà in cui si trovano oggi molte società. Nella scorsa lettera vi avevo già informato in merito alla richiesta rivolta al nostro Presidente, Cosimo Sibilia, di un intervento forte della Lega Nazionale a favore delle società in relazione alla diminuzione dei costi federali o altre forme di contributi, aggiungendo anche che il Comitato Regionale avrebbe comunque fatto la sua parte. In questi ultimi giorni, a livello regionale, ho avuto alcuni contatti con un Istituto di Credito, nostro partner ormai da qualche anno nel sostenere le società per le varie incombenze economiche, per preparare un pacchetto di incentivi a sostegno delle famiglie dei giovani calciatori e delle società. Sarà mia cura farvi sapere al più presto i dettagli dell’operazione.

In questo ultimo periodo ho potuto notare che nella nostra Regione sono molte le Amministrazioni Comunali che, singolarmente o insieme ad alcune società sportive, hanno avanzato legittimamente proposte e richieste ai vari enti pubblici (territoriali o nazionali) in merito a contributi o agevolazioni. A questo proposito ritengo che, per non disperdere queste proposte, si debba necessariamente far riferimento a un tavolo di coordinamento in cui siano presenti l’Anci regionale, che rappresenta tutti i Comuni della Toscana e il Coni regionale in rappresentanza e a tutela di tutti gli sport. Un tavolo che potrebbe:

a) avviare un confronto con le aziende che gestiscono le utenze non solo per la sospensione di pagamenti, come previsto dal decreto governativo, ma anche per la revisione delle tariffe praticate negli impianti sportivi;
b) verificare la fattibilità di alcune azioni a sostegno delle società e a carico dei Comuni;
c) stilare una serie di richieste per il governo regionale e nazionale.

Questa è la proposta che ho inoltrato al Presidente del Coni Regionale Salvatore Sanzo e da lui pienamente condivisa e dal quale, due giorni fa, ho avuto conferma di un primo contatto con l’ANCI. Questo credo sia un primo passo importante.

Vi posso garantire, comunque, che la LND farà la sua parte così come pure la FIGC, consapevoli di quanto le nostre società fanno per la promozione di importanti valori morali, ma anche della grande partecipazione e impegno dei volontari che sono la parte trainante del nostro movimento. Non è possibile disperdere questo patrimonio, questa ricchezza, che va al di là del fatto sportivo in sé stesso e coinvolge le dinamiche sociali in cui ognuno di noi è inserito.

Martedì scorso 24 marzo, come forse già saprete, il Consiglio Direttivo ha deciso l’annullamento di alcune manifestazioni, come per esempio il Trofeo Cerbai, il Torneo Orlandi, le coppe regionali allievi, giovanissimi, juniores, lasciando, per il momento, quelle che riguardano la promozione in categoria superiore. Annullamento dovuto, in parte per motivi obiettivi e in parte perchè abbiamo ritenuto di lasciare libero da impegni soprattutto il mese di giugno, nell’ipotesi di una ripresa dei campionati per eventuali recuperi e per lasciare libertà a tutte le società, se ce ne sarà la possibilità, di organizzare eventi iniziative all’interno delle loro strutture.

Siamo in una situazione generale molto difficile. Mi appello nuovamente al senso di responsabilità di ognuno e sono convinto che i sacrifici che oggi facciamo contribuiranno ad uscire da questa difficile situazione.

Tutti insieme ce la faremo anche a tornare a riempire i nostri impianti sportivi, le nostre tribune, a incitare e seguire le nostre squadre.

Un abbraccio e un caro saluto a tutti.

Il Presidente Paolo Mangini a nome di tutto il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Toscana

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