GREVE IN CHIANTI – Il tema ha tenuto banco negli ultimi giorni. Tanti risultati roboanti (diversi anche a doppia cifra, fino a un 21-0) nel campionato Giovanissimi B di Firenze, dopo la decisione da parte della Delegazione Provinciale di abolire il girone di merito.

Per molti addetti ai lavori è troppo il dislivello tecnico in campo, troppo divario tra le “grandi” e le “piccole” società della provincia. È davvero così azzeccata questa formula? Sono stati in tanti a dire la loro.

Intervistato da La Nazione, il delegato provinciale Roberto Bellocci ha risposto così: “La nostra idea è quella di dare la possibilità a squadre che non avrebbero partecipato al girone di merito di mettersi in luce e competere con squadre più attrezzate a livello societario, cercando di riequilibrare i valori”.

E ha portato come esempio virtuoso quello della Grevigiana, nel girone G: “Squadra destinata al campionato di seconda fascia nel vecchio ordinamento e che, invece, si sta mettendo in luce. Il pareggio pirotecnico per 4-4 contro la Cattolica Virtus, vero motivo di orgoglio per la Federazione sia per i risultati che per la gestione dei ragazzi, dimostra come gli Under 14 della Grevigiana meritassero di competere a livelli più alti”.

E proprio in casa della Grevigiana, il responsabile del settore giovanile Cristian Casci è tra coloro che hanno accolto nel migliore dei modi la filosofia che sta a monte della riforma federale.

“Innanzitutto – spiega – mi sento in dovere di ringraziare Bellocci per le parole che ha speso nei nostri confronti. Ci siamo passati anche noi l’anno scorso, con un 19-0 al passivo nei Giovanissimi B. Certi risultati non fanno piacere, ma ci sono sempre stati, nei gironi di merito e negli altri campionati. Eppure penso che questa riforma vada giudicata e discussa semmai a fine stagione o più avanti e non certo ora, dopo poche giornate”.

“Io credo – continua Casci – che questa riforma abbia dei risvolti estremamente positivi e che questa nuova formula in realtà sia nata proprio a tutela della società più piccole come la nostra. Prima, col girone di merito, era normale vedersi portare via i ragazzi dalle società più “grandi” già alla fine della Scuola Calcio, proprio con la prospettiva di giocare un girone di merito già a quell’età”.

“Non possiamo che essere molto contenti di questa riforma e di altre recentemente partorite dalla Federazione – spiega Casci – come i premi preparazione spalmati adesso in cinque anni e non più solo in tre, a maggior riconoscimento del lavoro di chi ha formato i ragazzi”.

“Inoltre – va avanti – siamo molto favorevoli anche all’apertura del prossimo girone di merito degli Allievi B alle vincenti del campionato Giovanissimi: per la prima volta si dà la possiblità a un’annata che vince di partecipare lei stessa alla categoria superiore l’anno successivo”.

“So che è un’utopia – conclude – ma se quest’ultima riforma fosse estesa a tutte le categorie si vedrebbe sul serio chi lavoro bene nelle Scuole calcio con gruppi competitivi che non avrebbero più motivi di lasciare le società di appartenenza. Purtroppo invece ci sono tante società che formano le squadre del settore giovanile con giocatori che arrivano da fuori. In quel caso: O non si è lavorato bene con la Scuola Calcio oppure è più facile fare così, prelevando i giocatori formati da altri”.

“Insomma – chiude Casci – la Federazione ha, da parte della Grevigiana, il pieno appoggio per il lavoro che sta svolgendo in questi anni per rendere più equo e migliore il calcio del settore giovanile”.

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