Mamma mia che fatica…

In ogni caso, ce l’abbiamo fatta, siamo tornati a vincere in casa nostra dopo quasi un anno e in campionato dopo oltre 7 mesi.

Impressionante ancora una volta l’apporto di Ribéry.

Il francese trascina e determina nuovamente. È talmente importante che appena esce la squadra crolla a livello nervoso e cala di rendimento in modo quasi inspiegabile.

Rimane questo continuo dubbio da parte del “popolo viola” sul mancato utilizzo di un vero e proprio numero 9.

La Fiorentina ha trovato un assetto dopo la partita con la Juve. Risultò chiaro e limpido al termine di quella gara, nonostante uno 0-0, che la squadra fosse ben disposta e con le giuste distanze tra i reparti.

Tutto ruota intorno a Castrovilli, vero perno di raccordo tra centrocampo e attacco. Una sorta di mezz’ala moderna, che taglia e cuce con un moto perpetuo lungo tutta la gara, che si inserisce sui palloni alti.

Il suo compito è quello di rifornire con precisione i due funamboli offensivi, giocatori che uniscono classe ed esplosività a livelli altissimi.

Altro punto di forza i terzini. O quantomeno dovrebbero esserlo, visto che la squadra è costruita appositamente per dare sfogo alle discese dei due esterni. Dalbert finora ha approfittato perfettamente della situazione, Lirola invece sta facendo davvero molta fatica.

I tre dietro sono di ottimo livello e se la salute li mantiene non vedo quale problema potrebbero avere.

E il fiorentino medio, anziché godersi le poche cose fatte bene dall’incerto e pensieroso Montella, anziché rendersi conto che comunque i palloni per fare gol ci sono ogni volta, anziché rendersi conto che comunque nelle ultime 3 partite quantomeno nei primi 70 minuti avremmo meritato ampiamente 3 vittorie, cosa fa?

Si chiede perché non giochi un vero e proprio numero 9.

Allora, cari ragazzi che mi leggete e che sicuramente vorreste in campo Vlahovic o Pedro o chi per loro. Chi pensereste di togliere per inserire l’attaccante dei vostri sogni? Sogni si fa per dire ovviamente.

Badelj?

Ecco, lui non si può. Badelj gioca mediano e senza di lui Castrovilli dovrebbe arretrare molto, i terzini dovrebbero spingere molto meno, i due attaccanti esterni (quindi anche Ribéry) sarebbero costretti ad un notevole lavoro difensivo.

Quindi per far giocare uno tra Vlahovic e Pedro vorreste costringere Chiesa e Ribéry a ripiegare più volte a centrocampo? Non è una grande idea.

Dalbert o Lirola?

In questo caso un 4-3-3 con Caceres terzino ed una sorta di squadra disposta come contro il Napoli all’esordio. Ecco, in quella partita non giocava Ribéry, ricordate? Sottil e Chiesa avrebbero dovuto aiutare Lirola e Venuti, ma non lo fecero granché bene, Chiesa in primis. Come potrebbe farlo il “vecchio” francese? Ancora una volta, perché dovremmo dargli compiti difensivi?

Al posto di chi quindi, dovremmo inserire questo benedetto numero 9? (Che per inciso al momento non abbiamo, visto che Vlahovic ha 12 presenze in Serie A e Pedro nemmeno quelle?)

Come scrissi dopo la gara contro la Juve, Montella ha un solo grande pregio, quello di saper gestire con estrema precisione quel 3-5-2 senza punta centrale ma con due punte di movimento.

Lasciamoglielo mettere in pratica e vedrete che non appena Chiesa si convincerà ulteriormente che da attaccante centrale oltre ad avere più campo potrà segnare molto di più, sarà il primo ad esserne felice.

Del resto, anche il suo grandissimo padre – tanto eccezionale come calciatore quanto discutibile come “procuratore”, se possiamo definirlo così – iniziò a giocare come numero 7, da esterno destro.

Poi qualcuno lo accentrò… E nel giro di pochi mesi diventò uno degli attaccanti più forti degli ultimi 30 anni.

Dario Del Gobbo

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