CHIANTI-VALDARNO – Sabato e domenica, 14 e 15 settembre, si svolgerà al palazzetto dello sport dell’Istituto Vasari a Figline il terzo seminario di Nanbudo, con la presenza del maestro giapponese Yoshinao Nanbu.

Sarà presente anche il maestro Serge Salvai, allenatore della nazionale francese di Nanbudo.

L’evento è stato organizzato dall’associazione Nanbudo Iamori Dojo che quest’anno compie dieci anni di attività sul territorio di Figline e Incisa Valdarno. Si tratta di un allenamento, insieme agli amici francesi, in preparazione del campionato mondiale di Nanbudo, che si terrà in Croazia nel 2020.

Alle 18 di sabato 14 sarà tenuta una dimostrazione delle nazionali italiana e francese.

Questa sarà particolamente interessante perchè, anche se il Nanbudo ha delle affinità con il Karate, la gara è completamente diversa.

Infatti, mentre nel Karate, l’obiettivo è quello di colpire l’avversario, nel Nanbudo, lo scopo è quello di evitare l’attacco ed atterrare l’attaccante nel più breve tempo possibile. Le cadute sono particolarmente acrobatiche.

La dimostazione illustrerà la gara di Randori (il combattimento difensivo del Nanbudo), il Kata a squadre con Bunkai (tre atleti illustrano una “danza” e poi eseguono la spiegazione dei movimenti fatti) e dimostrazioni di difesa personale.

L’ingresso è gratuito.

COSA E’ IL NANBUDO

Il Nanbudo è uno stile di Karate che si distingue nel vasto panorama delle arti marziali orientali per l’originalità e la personalità del suo fondatore: il maestro Yoshinao Nanbu.

Il maestro nacque a Kobe, in Giappone, in una famiglia di affermati praticanti di arti marziali.

Già a cinque anni iniziò a studiare Judo con il padre, poi Kendo con lo zio, poi Aikido e molte altre discipline, con e senza armi. All’età di diciotto anni iniziò a studiare Karate ed all’età di venti era già campione universitario del Giappone. Atleta spettacolare, potente e versatile, nel 1964 fu invitato in Francia, dove vive tuttora, per promuovere il Karate e le arti marziali giapponesi.

Vinse due volte il campionato francese e molte altre coppe internazionali, divenne ben presto l’allenatore della squadra francese e sviluppò un proprio stile di Karate che chiamò Sankukai.

Nel 1978, all’apice della sua notorietà ma stanco di una visione delle arti marziali troppo finalizzata alla competizione sportiva, decise di fondare una nuova disciplina, traendo ispirazione da tutto l’insieme delle arti marziali giapponesi tradizionali e dandole il nome di famiglia: Nanbu-Do (via della famiglia Nanbu).

La principale finalità del Nanbudo è educativa, del corpo e della mente. L’allievo che inizia a studiare Nanbudo non impara solo tecniche di difesa ed attacco, impara a conoscere sè stesso, a rispettare gli altri, a prendersi cura dell’ambiente che lo circonda nel rispetto dei principi della cultura tradizionale orientale.

Il maestro ha infatti affiancato al Budoho, l’insieme delle tecniche di difesa personale, anche degli esercizi di Kidoho, tecniche per il riequilibrio dei flussi energetici del corpo umano e Noryokukaihatsuho, ossia tecniche mentali, come ad esempio la meditazione.

Una parte importante del Budoho è anche dedicata alla pratica del Bo, il bastone lungo circa 180 cm, e del Bokken, la spada di legno.

ATTIVITA’ DELLA SCUOLA IAMORI DOJO

La scuola di Nanbudo, che opera anche in Chianti e chiamata Iamori Dojo, è stata fondata nel 2009.

All’inizio nessuno conosceva il Nanbudo e così l’insegnante, Furio Rugi, ha dovuto impegnarsi in una grande quantità di iniziative per farlo conoscere e, per esempio, in otto anni, il Nanbudo è stato presentato a circa 4000 bambini delle scuole primarie.

Per seguire le nostre attività potete visitare www.nanbudo.it o la pagina facebook Nanbudo Iamori Dojo.

L’anno scorso tre dei nostri atleti hanno partecipato al campionato europeo di Nanbudo raggiungendo il quarto posto nella specialità Randori ed il secondo nella specialità Kata.

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