Sara Bartoli in gara in Polonia

MERCATALE (SAN CASCIANO) – Sara Bartoli è tornata dai campionati europei di OCR (Obstacle Course Race), in Polonia, dove ha rappresentato l’Italia, con una convinzione: il fisico e la testa ci sono. E possono portarla a grandi cose.

Al ritorno a casa, a Mercatale, SportChianti l’ha incontrata. Facendo una bella chiacchierata su una gara che, come tutte in questo sport, ti spinge al limite.

Che esperienza è stata Sara?

“Esperienza grandiosa chiaramente. Non solo la gara (bellissima, molto tecnica proprio come piace a me), ma soprattutto il clima che si respirava. Sono stata immersa nel mondo dello sport che amo per tre giorni interi, tra persone provenienti da tutta Europa. Il clima che si respirava era di tensione, ambizione, concentrazione: ma soprattutto solidarietà e unione, nonostante le nazionalità diverse”.

Come te l’aspettavi? Diversa? Emozioni? Timori?

“Me l’aspettavo proprio come è stata, devastante per il fisico ma soprattutto per la mente: 17 km con 500 metri di dislivello positivo e 67 ostacoli. Infinita. Sono stata molto tempo ferma a causa di infortuni, mi sono preparata veramente di corsa, senza tregua. Avevo il timore di non aver fatto abbastanza. E invece è andata meglio di quanto mi aspettassi! Non sono riuscita a chiudere la gara in tempo, ma sono arrivata a quattro ostacoli dalla fine. Col senno di poi dico che potevo gestirmela meglio. E, se così avessi fatto, magari ce l’avrei pure fatta!”.

Il risultato ti ha lasciata soddisfatta?

“Do qualche numero: donne “age group” partite in più di 200, e arrivate in fondo in 25. Io sono arrivata a 4 ostacoli dalla fine, ma ho comunque ottenuto il secondo miglior risultato tra le donne italiane: dopo Simona, che è riuscita a finirla, io sono quella arrivata più lontano fra chi gareggiava dall’Italia. Sono stata in gara 6 ore e 45 minuti, ero morta alla fine. Però avevo quella band ancora al polso, e volevo fare di tutto per tenerla lì. Una ragazza del mio team, Francesca Godani, mi ha aiutato tanto di testa. Lei era già fuori gara, ma visto che io non lo ero ancora ha deciso di finirla con me, incitandomi a non mollare”.

Come sempre dopo un impegno del genere sono molti anche i ringraziamenti…

“Ringrazio infinitamente Francesca, che ha fatto la gara al mio fianco. Ringrazio la mia guida Michele ed il mio “ninja-brother” Marco: avete sempre creduto in me, non mollandomi mai un attimo. Ringrazio Francesco e CrossFit Iris per la preparazione fisica. Ringrazio EthicSport per l’integrazione, senza la quale non sarei mai riuscita a mantenermi in forze per quasi 7 ore. Infine ringrazio il mio fisioterapista Luca, che mi ha sempre riaggiustata nel momento del bisogno. La preparazione di questi OCR European Championships è stata una vera e propria corsa contro il tempo ma, dopo tanti infortuni, sono comunque riuscita a dire la mia”.

E adesso…? Prossimi impegni?

“Prossimo impegno il Mondiale di Londra, in ottobre. Adesso sono in scarico post gara, ma a breve ricomincio con gli allenamenti. Grazie a questi Europei ho capito che non mi manca niente per raggiungere un bel risultato. Non mi manca niente nè dal punto di vista fisico, né, soprattutto, dal punto di vista mentale. Sono gareì massacranti, in cui bisogna reggere soprattutto con la testa!”.

Matteo Pucci

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