Tommaso Zepponi, patron del Grassina

GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – “Mi piacerebbe essere la sorpresa della prossima Serie D”.

Tommaso Zepponi crede nel suo Grassina che tra poco si misurerà con quella categoria che mancava ai rossoverdi da una ventina d’anni. “Mi piace questa nuova sfida – prosegue – e mi piacerebbe dimostrare che questa società, questi giocatori e questo staff possono stare in questa categoria”.

Già, perché il nuovo Grassina assomiglia molto a quello vecchio. Perché con saggezza la società ha deciso di punare forte su un gruppo che ha vinto l’Eccellenza con sicurezza e incantando anche per la qualità del gioco. Per questo le prime mosse sono state le conferme. A cominciare da quella di Matteo Innocenti in panchina. E poi, a seguire, quelle delle colonne portanti in campo: Burzagli, Torrini, Degl’Innocenti, Villagatti, Bellini, Bruni, Baccini, Stella, Benvenuti.

La dirigenza è al momento al lavoro soprattutto per le quote da sistemare nella rosa (che saranno un 99, due 2000 e un 2001 sempre in campo) più un paio di “vecchi” ad arricchire l’organico e le scelte.

È ottimista Zepponi, anche se ovviamente sa bene le difficoltà che attendono l’ambiente, passando sul palcoscenico nazionale: “Vorrei intanto consolidare la nostra realtà. Ma diciamo che non vogliamo puntare banalmente a una salvezza all’ultima giornata. Mi piacerebbe proprio che il Grassina, come nell’ultimo campionato, si distinguesse anche per il suo gioco, per il suo modo di stare in campo, per il suo atteggiamento”.

Puntare su un giovanissimo “vice” come Innocenti, promosso allenatore un anno e mezzo fa, a campionato in corso, è stata una scommessa vinta: “Per me è stata una grande vittoria. Soprattutto quando ho deciso di confermarlo per la stagione scorsa. Perché tanti addetti ai lavori storcevano la bocca. Ma io ho voluto insistere, perché ci credevo, perché ne conoscevo la qualità. E i risultati si sono visti”.

“Una delle più grandi soddisfazioni – dice Zepponi – è stata proprio quella del gioco. È stata uscire dagli stadi delle altre squadre e ricevere complimenti per come il Grassina giocava a pallone”.

Quali sono adesso i pericoli maggiori? “Credo che gli ostacoli più grandi saranno il blasone degli avversari, la maggior competizione, le squadre più fisiche. E anche in questo senso per noi sarà importante poter lavorare di più in settimana sul sintetico di Ponte a Niccheri per migliorare ancora le nostre qualità tecniche”.

Tra poco scadrà la squalifica per Zepponi: un anno fa di questi tempi meditava con amarezza la possibilità di lasciare il mondo del calcio. Ora può sorriderci su, anche se le ferite per una vicenda che lo ha colpito molto a livello personale sono rimaste: “Un anno fa dove decidere se mollare tutto o ripartire con ancora più convizione. Ho fatto la seconda scelta. E quello che è successo nell’ultima stagione per me è stata anche una bellissima rivincita personale”.

Gabriele Fredianelli

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