GREVE IN CHIANTI – Quando alla fine della lezione di classico l’insegnante ha detto alla classe che c’era la possibilità di partecipare a uno stage con un’insegnante della scuola del Teatro della Scala di Milano, a Teresa si sono illuminati gli occhi ed è stata lei che si è fatta avanti.
Un’occasione in più per scoprire come avvicinarsi al mondo del balletto seguendo i consigli che vengono da una delle più grandi istituzioni italiane dedicate alla danza. Un’occasione in più per mettersi alla prova.
Lo stage era organizzato dal Ballet Centre e si è tenuto nella scuola di danza Lab di Firenze.
Teresa era lì insieme alle altre bambine a cercare di cogliere al meglio il senso delle correzioni dell’insegnante Elisa Scala: la punta più stesa, il battement tendu più strisciato, il plié più efficace.
Un lavoro “di pulizia” come si dice in gergo, per andare a rendere sempre più precisi e belli i movimenti, soprattutto negli esercizi più conosciuti e utilizzati, la base per ogni passo sul palco.
Anche l’insegnante di Teresa alla scuola di danza Double Step e alla scuola di danza Lab Laboratorio Arte Balletto di Firenze, direttrice di entrambe le scuole, Marina Maddii, era presente allo stage, a seguire come le allieve le osservazioni della docente del Teatro della Scala.
“Questi stage – spiega – servono per vedere e capire a noi insegnanti e alle allieve quanto duro lavoro ci sia da fare ogni giorno a lezione. Anche il semplice percorso che fanno gli occhi che seguono il movimento della mano ha bisogno di una sua “pulizia”. Sembra un gesto semplice e scontato ma in realtà c’è tantissimo da sapere. È un lavoro di precisione che regge bene chi ha una passione vera”.
E Teresa là attenta alla sbarra insieme alle sue “colleghe” sembra proprio avere le caratteristiche giuste per assimilare quella meticolosa precisione dei gesti.
“Per me è una di quelle bambine che già da piccole si vede che hanno una luce particolare negli occhi – commenta Marina – Ha un tipo di movimento che non si insegna ma con il quale nasci ed anche delle belle doti fisiche. Le nostre piccole ballerine crescono”.
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