Gigi Sarti lo scorso anno sulla panchina della Lastrigiana

CHIANTI FIORENTINO – Quest’estate, dopo la conclusione dell’ottimo triennio con la Lastrigiana (con tanto di salita dalla Promozione e due salvezze in Eccellenza, nel duplice ruolo di allenatore e direttore sportivo), Gigi Sarti si è goduto un’estate più libera.

Ma ovviamente non ha mancato di tenersi aggiornato sul calcio toscano. Pronto a tornare in panchina appena ci sarà la chiamata giusta.

“Ho avuto un paio di contatti in Eccellenza nei mesi scorsi – spiega – ma alla fine non si sono concretizzati. Comunque per il futuro, dopo l’esperienza da direttore sportivo e allenatore insieme, mi piacerebbe anche tornare a concentrami soltanto sulla panchina”.

L’ex allenatore del San Donato Tavarnelle (per lui un bel quadriennio in gialloblù) stila intanto per SportChianti i suoi pronostici per il girone B di Eccellenza che sta per cominciare.

Mister, sta cambiando l’Eccellenza in questi anni?

“Come in tutte le categorie vedo un crescente impoverimento economico che porta a un certo impoverimento anche tecnico. In Toscana basta guardare quello che è avvenuto in piazze come Colle Val d’Elsa e Rignano dove, dopo la retrocessione dalla D, si è pensato a puntare sui giovani. O come a Castiglion Fiorentino e a Bucine dove si è scelto anche in questo caso di dare fiducia ai giovani. E anche a livello di allenatori vedo tanti colleghi giovani adesso, molti anche esordienti in categorie importanti come l’Eccellenza. Mentre diversi della generazione precedente sono rimasti al momento senza squadra. Faccio qualche nome, oltre al mio: Rigucci, Calderini, Castorina, Guarducci”.

Chi vede in pole position per la vittoria del campionato?

“Davanti a tutti vedo una squadra come il Poggibonsi, che di diritto è la favorita dell’annata. Ha messo insieme una campagna acquisti importante. Ha un centrocampo con Galbiati, una garanzia, Kamberi, il miglior centrocampista dell’ultimo campionato, e Riccobono, una bellissima sorpresa. E un’accoppiata davanti come Marabase-Pagnotta. La formazione più attrezzata senza dubbio”.

Chi potrebbe insidiare i giallorossi?

“Faccio due nomi: Fortis Juventus e Grassina. La Fortis ha dalla sua la tradizione e l’ambiente abituato a palcoscenici superiori. In più un allenatore come Fusi che conosce bene la piazza e giocatori come Ammannati e Bencini nel mezzo e Guidotti e Betti davanti. Il Grassina è l’altra squadra costruita molto bene. Ha confermato davanti giocatori come Baccini, Bruni e Cragno, nel mezzo ha preso un giocatore straordinario come Degl’Innocenti che con Caschetto costruisce una coppia che hanno in pochi. E con gli inserimenti di Villagatti e del portiere Burzagli ha sistemato la difesa che forse era il reparto più debole. Se si sistema davvero dietro può dare fastidio al Poggibonsi”.

E subito alle loro spalle?

“Per i play-off vedo due buone squadre come il Valdarno che, pur senza essere uno squadrone, ha comunque giocatori di categoria e buoni giovani, e i pratesi della Zenith Audax, che ha tenuto in avanti Manganiello e Silva Reis, ha un allenatore ormai consolidato come Bellini e si è rinforzato con il ritorno di Facchini e l’arrivo dalla Fortis di Lenzini”.

Per tornare alle “nostre”, come vede l’Antella?

“Secondo me è una squadra che può ambire perlomeno a una salvezza tranquilla. Ha conservato la sua ossatura e ci ha aggiunto il ritorno di Castiglione, maturato dall’esperienza in Serie D a Rignano”.

Il resto del campionato?

“Per il resto vedo molto equilibrio. Bucinese e Castiglionese secondo me sono molto meno forti che in passato, con tanti giovani, così come il Porta Romana. Le retrocesse Rignanese e Colligiana sarà da vedere come si comporteranno in questo nuovo campionato. La Baldaccio Bruni ha la solita formazione solida con le conferme di Quadroni e Terzi. Le neopromeosso Foiano e Pratovecchio sono incognite, ma possono dire la loro. La Lastrigiana si è rafforzata con arrivi come quelli di Biondi, Iarrusso e Francini e penso che possa recitare un ruolo a metà classifca. Il Signa ha confermato il gruppo storico, con il rientro di Alicontri dall’infortunio, e penso che farà bene come sempre”.

Da ex San Donato Tavarnelle, come vede i gialloblù?

“Intanto sono felicissimo del ritorno di Manganelli con cui ho passato quattro anni bellissimi. Credo che la società abbia lavorato molto bene sul mercato, mettendo insieme un bel mix di giovani e esperti, e possa puntare in alto. Magari non a vincere il campionato, ma comunque a fare molto bene. Rispetto a quando di allenavo io è rimasto solo Frosali che muoveva allora i primi passi, che ho fatto esordire io e che mi fa piacere sia adesso diventato un punto di riferimento. Faccio davvero un grosso in bocca a lupo a tutto l’ambiente”.

Gabriele Fredianelli

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