FIRENZE – Più di 900 giovani calciatrici e calciatori, provenienti da tutte le Regioni d’Italia e da oltre 50 tra società e istituti scolastici, hanno colorato per due giorni Coverciano, in quella che è stata la grande festa di fine stagione del Settore Giovanile e Scolastico: il Grassroots Festival, giunto alla sua decima edizione e che ha visto in totale la presenza di oltre 2.000 persone, considerando anche accompagnatori e addetti ai lavori.
“È sempre un’emozione – ha commentato il Presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci – ritrovarsi in quella che è la casa delle Nazionali italiane di calcio. Ed è ancora più coinvolgente il fatto di essere qui per un evento che promuove il gioco tra i più giovani.
Il fatto di vedere così tanti baby calciatrici e calciatori, festosi nell’essere qui presenti, è il segnale che è stato svolto un ottimo di lavoro alla base, sul territorio”.
Dopo la cerimonia di apertura del Festival, sono iniziate le attività, sia sul campo che in aula. Per due giorni, sui terreni di gioco del Centro Tecnico Federale, si sono sfidate le scuole calcio e le società di calcio a 5 più meritevoli, che hanno rappresentato le varie Regioni di provenienza, e gli Istituti Scolastici che hanno vinto le varie edizioni locali del torneo ‘Ragazze in gioco’.
E a proposito di calcio femminile, il Grassroots Festival ha ospitato anche le finali della Danone Nations Cup, il torneo rivolto alle formazioni under 12 per decretare le Campionesse d’Italia in questa categoria.
Ma non solo: tra le varie attività sul campo, sono stati disputati anche alcuni incontri di calcio integrato.
Sfide che hanno coinvolto ragazzi normodotati e diversamente abili, in un progetto fortemente voluto dal Settore Giovanile e Scolastico – realizzato grazie alla collaborazione delle società Asd Isolotto e Asd Ducato Spoleto, e delle Onlus del territorio – e che ha sottolineato alcuni dei valori fondamentali del festival: integrazione e divertimento. Un percorso di sensibilizzazione che diventerà ufficiale dalla prossima stagione.
“Il calcio come strumento di inclusione – ha sottolineato Jamie Houchen, il Football Development Mentor dell’UEFA, presente nel fine settimana a Coverciano – è un veicolo davvero potente ed è stato toccante vederlo messo in pratica. Quanto la Figc sia vicina al lavoro effettuato nell’attività di base si può notare in una manifestazione così coinvolgente come il Grassroots Festival”.
Nell’aula magna di Coverciano, un workshop dal titolo ‘Football for life’ ha offerto ai presenti anche uno spazio educativo e formativo, per promuovere il coinvolgimento e l’inclusione in tutte le sue forme nel mondo del calcio.
Tra gli altri, oltre al Segretario del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Di Gioia, e a Jamile Houchen, sono intervenuti: il Grassroots Manager del SGS, Massimo Tell; la Responsabile Figc per lo Sviluppo del calcio femminile, Patrizia Recandio; Rosanna D’Achille, della Promozione e Territorio del SGS; il tecnico della Nazionale femminile under 19, Enrico Sbardella; l’azzurrina Angelica Soffia e la calciatrice della Nazionale appena qualificata al Mondiale, Valentina Cernoia.
Durante il seminario, sono stati consegnati i premi ai vincitori dei Grassroots Awards come best practice sul territorio italiano e che concorreranno prossimamente anche ai Grassroots Awards a livello UEFA.
I premiati sono stati il Real Casarea come best club, Giovanni Messina come best leader e il coordinamento dell’Emilia Romagna come miglior progetto.
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