TAVARNELLE – “Abbiamo raggiunto un risultato che è storico, la salvezza con tre giornate di anticipo. Il poter disputare la serie D è un traguardo che per Tavarnelle e San Donato in Poggio non ha eguali, nella sfera calcistica e sociale”.

Il presidente del Tavarnelle Andrea Bacci non poteva ricevere miglior regalo di compleanno dai suoi ragazzi.

Anche perché, e non va mai dimenticato, negli anni precedenti in Serie D c’erano stati una retrocessione, uno spareggio perso e una salvezza all’ultima giornata per la classifica avulsa. Insomma, salvarsi così è un sogno.

Lo 0-0 casalingo contro il Seravezza vuol dire quindi salvezza anticipata. E obiettivi (in campionato) ampiamente raggiunti. Mentre in Coppa Italia, ora sì che sognare si può!

“Questo – dice ancora Bacci a nome di tutta la società gialloblu – è per noi un momento di grande festa, che ci rende orgogliosi della realtà che abbiamo costruito e quanto ancora dobbiamo crescere”.

“Una stagione – dice ancora Bacci – che vogliamo condividere e abbiamo condiviso con tutti, ma anche ancora ci vede impegnati in campionato e in una semifinale di Coppa Italia al “Pianigiani” di fronte ad un avversario di immenso spessore”.

“Alla comunità, agli sportivi, agli appassionati – prosegue Bacci – dico che il “Pianigiani” è la nostra casa, e la società il contenitore di tanti sogni nel cassetto che pian piano stiamo realizzando”.

“I nostri ragazzi ci stanno regalando un ulteriore sogno – dice ancora Bacci riferito alla Coppa Italia – e per arrivarci servirà la vostra spinta. Vi aspettiamo come sempre a sostenere i gialloblu ma nell’attesa di ulteriori sfide, ora è giunto il momento di festeggiare”.

“Una salvezza sudata – conclude il presidente – con il cuore, la grinta e la tenacia, le armi che nello sport e nella vita, contraddistinguono chi rincorre i propri obiettivi”.

La parola passa poi a Roberto Malotti, chiamato a inizio anno a rimettere in carreggiata la squadra dopo che la gestione di Simone Marmorini aveva portato buon gioco ma pochi punti.

“Non erano sostenibili sei partite in due settimane per questi ragazzi – inizia Malotti – non siamo professionisti. I nostri avversari erano freschi e riposati, ma questo non è un alibi, si tratta solo di raccontare il momento che abbiamo attraversato”.

“Il Seravezza – spiega riferendosi alla partita di oggi – ha lottato fino alla fine e per noi è stato importante ottenere questo punto, perché in altre situazioni questa partita avremmo potuto perderla. Eravamo in ritardo sulla palla, soprattutto perché fisicamente dobbiamo tirare il fiato”

Mancano 10 giorni, ma si parla già della semifinale di ritorno in Coppa Italia contro il Potenza del 25 aprile: “Siamo di fronte a una squadra che ha delle potenzialità incredibili – ammette Malotti – capace di metterci in difficoltà in ogni momento. Noi abbiamo solo un compito da svolgere, crederci!”.

Pu.Ma.

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