GREVE IN CHIANTI – In quel di Greve in Chianti c’è Michele Romano (classe 1968), un karatèka dall’indubbia fama.

Ha viaggiato in tutto il mondo per partecipare (e vincere) svariate gare nazionali e internazionali di karate. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua (bellissima) storia.

“Avevo dieci anni – ricorda Michele con nostalgia – quando partecipai alla mia prima lezione di karate a Greve. Un’emozione che non scorderò mai”.

Era il lontano 1978, quando Michele fece il suo ingresso sul tatami dell’allora circolo “Shotokan Karate Club” di Greve, dove ad attenderlo trovò i due maestri Oreste Minici e Sauro Somigli, che gli insegnarono le basi dell’antichissima disciplina giapponese. Di lì a poco il tatami sarebbe diventato la sua seconda casa.

“Me ne appassionai subito – commenta Michele – soprattutto perché i miei maestri, grandi esperti di karate, e l’ambiente della palestra, genuino e frequentato da altri ragazzi come me, mi incentivavano molto a impegnarmi. E poi, oltre allo studio del karate, era un vero divertimento”.

Con il passare del tempo la tecnica e l’esperienza cominciavano ad affinarsi per Michele, e le cinture del suo karategi cambiavano rapidamente colore, gara dopo gara.

Finché a diciannove anni, durante l’anno di leva militare obbligatoria, conquistò la cintura nera (aggiunge “con tanta soddisfazione”) in un campionato nazionale della federazione FIKTEDA, organizzato a Roma. Era l’unica cintura marrone tra le nere in gara.

A questo punto Michele, carico di voglia di migliorarsi ulteriormente nella conoscenza e nella pratica del karate, decise di intraprendere la lunga stagione dell’agonismo, “un periodo – commenta con emozione – che ricordo tra i più belli della mia vita”.

Tredici anni di allenamenti intensi (sei giorni su sette passati sul tatami con lezioni sia la mattina sia la sera, per una media di quattro ore di esercizio al giorno) e di gare nazionali e internazionali.

Tante le esperienze e i momenti passati con la squadra della nazionale, sotto la direzione tecnica del maestro Takeshi Naito (Milano).

A livello nazionale nella pratica del kumite Michele è stato quattro volte campione individuale, campione in una competizione “open” e cinque volte campione a squadre.

A livello internazionale poi, tra le quindici classificazioni sul podio, segnaliamo gli ori a squadre europei di Manchester, Davos, Caorle, Mosca, Vilnius, l’oro individuale europeo di Kiev e i primi posti ai mondiali a squadre di San Paolo e Belgrado.

Dal 2003, dopo una gloriosa carriera agonistica, Michele si è ritirato dalla competizione per dedicarsi da responsabile tecnico alla sua amata associazione sportiva “Tzubame” di Greve in Chianti (dal giapponese “nido di rondine”, “perché – spiega – in bella stagione ci sono tante rondini che vengono a nidificare alla nostra palestra”).

“A ogni allenamento – conclude Michele con un sorriso – mi pongo l’obiettivo di trasmettere al meglio ai giovani ragazzi e ragazze l’insegnamento del karate, i suoi fondamentali valori di rispetto, collaborazione e disciplina, che mi insegnarono a suo tempo i miei maestri”.

Cosimo Ballini

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