CHIANTI FIORENTINO – Quattordici squadre chiantigiane dalla Serie D alla Seconda Categoria. Qualcuna ai vertici del campionato, qualche altra in piena crisi. Qualcuna che sta veleggiando oltre le proprie possibilità, qualcuna decisamente deludente in relazione alle potenzialità.
Arrivati a metà della stagione e alla sosta invernale, proviamo a giocare dando i voti a ogni squadra. In attesa di tornare in campo il 7 gennaio.
CENTRO STORICO LEBOWSKI
Le ambizioni non erano nascoste. Ma arrivare alla sosta da imbattuti, a pari punti con l’Incisa e davanti al Dicomano (appena superato sul proprio terreno) non l’avrebbe sognato nemmeno il più scatenato tifoso della “Pozzi”. E per il girone di ritorno, a disposizione di Serrau, ci sono adesso un Murras e un Geri in più nel motore. Oltre ai vari Gharbi, Montuschi, Spiga, Pini, Calbi, Vargas, eccetera eccetera…
VOTO: 8
CHIANTI NORD
Le potenzialità si sapeva che c’erano, specie dopo i play-off raggiunti la scorsa stagione. E questa prima parte di campionato le ha confermate in pieno. Attacco atomico (spesso almeno due gol a partita, qualche volta anche quattro tutti insieme: Cordini, Santoni, Fantechi, tanta roba….), difesa comunque all’altezza (nonostante il punto interrogativo intorno al portiere, anche se Montanari ha dimostrato di meritare fiducia). Solo un paio di pareggi hanno impedito di festeggiare il Natale con il primo posto in classifica. E gli uomini di Michelacci hanno voglia di rimanere in alto.
VOTO: 7.5
CERBAIA
E’ mancato un pizzico di freddezza al momento giusto, ma per ora resta un gran bel Cerbaia. Un punto dal primo posto, alcuni scontri diretti vinti con personalità (Chianti Nord in casa, Malmantile fuori). Il difficile è tenere sempre alta la concentrazione ed evitare qualche cartellino rosso di troppo. Ma non provarci fino in fondo sarebbe un delitto: e Mannucci lo sa.
VOTO: 7
BELMONTE
Un girone per nulla facile, con tanta qualità e tante pretendenti al titolo. Il Belmonte ha tante frecce al suo arco, specie dalla cintola in su (Pierattini playmaker, e tanti attaccanti di valore). Spesso genio e sregolatezza. Non ha mai trovato la giusta continuità. Ma ha uno dei migliori attacchi del girone e ha saputo mettere paura alle prime della classe, come Isolotto e Olimpia. Mina vagante.
VOTO: 6.5
CUBINO
Prima vittoria il 12 di novembre. Ma alla prima esperienza in categoria della sua storia, il Cubino sta dimostrando di saperci stare. Ci sarà da lottare fino alla fine, ma questo era preventivato fin dall’inizio. Servirebbe qualche gol in più dagli attaccanti (Gamberucci e Paloka soprattutto). A Nicola Vasetti il compito di trasformare anche questa volta il sogno in realtà.
VOTO: 6+
SAN DONATO TAVARNELLE
Partenza da brividi (1 punto in 4 partite), una fase centrale più brillante, una sola vittoria negli ultimi due mesi, un rendimento nel complesso altalenante. Simone Marmorini ha ancora da lavorare, su una rosa giovane ma con elementi di valore (Caciagli, Manganelli, Giordani, ecc.) Il 2018 dovrà servire per togliere i gialloblù da ogni rischio di play-out. Aspettando il vero Pozzi-gol.
VOTO: 6
GRASSINA
I tanti infortuni hanno condizionato una prima parte di campionato che avrebbe potuto sicuramente essere molto più brillante per i rossoverdi. Perdere Bellini al top del momento di forma non è proprio una fortuna. Al momento in ritardo sulla zona play-off, ma con la soddisfazione di tre derby su tre vinti tra campionato e Coppa. Il pres Zepponi si aspetta probabilmente di più, ma per un giudizio complessivo è giusto aspettare ancora qualche tappa.
VOTO: 6
ATLETICO IMPRUNETA
Nell’ultimo turno di campionato una vera “chicca”: per la prima volta in stagione due gol segnati nella stessa partita. E racconta bene il grande limite di una squadra che, impeccabile o quasi dietro (dall’accoppiata Migliorini-Pinzauti in su), soffre troppo per andare a segno. Paradossale per una squadra guidata da quello che, da calciatore, era un cecchino infallibile come Francesco Perini. Potrebbe fare molto di più.
VOTO: 6
SAMBUCA CASINI
Alti e bassi. Tante assenze con cui fare i conti per Aldo Giorli. La brutta giornata della rissa con la Sancascianese nel mezzo (costata lo 0-3 ad entrambe). Ma anche l’impressione che, pigiando un po’ più sul gas, una mezza idea di poter puntare ai play-off ci potrebbe anche essere. Anche perché si può contare sul campocannoniere chiantigiano Rosi.
VOTO: 6-
GREVIGIANA
Una stagione mai decollata, una posizione di metà classifica piuttosto incolore. Tanti troppi pareggi per gli uomini di Consigli. Ma intanto basterebbe una sterzata per provare a sognare di riagganciare la parte alta della classifica. Con un occhio però a non precipitare al piano di sotto, anche perché ultimamente sono partiti giocatori importanti (Geri, Macaione su tutti).
VOTO: 5.5
ANTELLA
Che sarebbe stata una stagione difficile si sapeva. Arrivare a Natale al penultimo posto ma ancora agganciati al treno salvezza (e magari con la “speranza” che l’inchiesta sulle partite truccate della stagione precedente porti qualche penalizzazione alle avversarie dirette) non è nemmeno così poco. Il mercato dicembrino non ha portato grandi novità (solo in partenza). Adesso ad Alari il difficile compito del secondo miracolo consecutivo.
VOTO: 5.5
SANCASCIANESE
Un avvio strepitoso (tre vittorie di fila, il primo posto), poi il crollo verticale (siamo a quattro sconfitte consecutive). Quale è la vera Sancascianese? Intanto, in cerca della risposta, il dubbio è costato la panchina a Bernacchioni e l’arrivo di Dainelli. Ripescata in estate dopo la retrocessione in Terza, ha però tutte le qualità per restare fuori dalla zona play-out.
VOTO: 5.5
SAN POLO
Unica chiantigiana in un girone difficilissimo come quello mugellano. Il precoce cambio di allentore (da Alessi a Focardi). La difficoltà a fare gol. O di subirne troppi quando invece vengono segnati. E’ un’annata di grande sofferenza in casa dei grevigiani. Che però non mollano. Una sola vittoria, peggiore attacco, peggior difesa. Ma sono lì a un punto soltanto dal penultimo posto.
VOTO: 5
BARBERINO VAL D’ELSA
Male, molto male. Pur con mille scusanti (a partire da un campo amico che manca tanto e ormai da troppo: ma il 2018 sarà anche l’anno del ritorno… a casa), la sensazione di caduta libera dovrà essere fermata al più presto. Il cambio d’allenatore (via Gori dentro Temperini) al momento non è servito, ma dopo la sosta sarà necessario cambiare passo e restare aggrappati al treno play-out.
VOTO: 5
Gabriele Fredianelli
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