FIRENZE – Tutto esaurito al Museo del Calcio di Coverciano ieri sera per l’intervento di Daniele Tognaccini, da un ventennio punto di riferimento della preparazione atletica del Milan e da diversi anni direttore del Milan Lab, il centro scientifico rossonero d’avanguardia creato nel 2002.
La serata, organizzata dalla sezione fiorentina dell’Aiac (Associazione italiana allenatori di calcio) con la partecipazione dell’Aipac (l’associazione dei preparatori atletici), aveva per tema “Nuove metodologie di allenamento. L’uso dei numeri a supporto delle decisioni: un aiuto o un disturbo?”.
Curiosamente è caduta proprio nel giorno dell’esonero di Vincenzo Montella e del passaggio della guida rossonera a Gennaro Gattuso. Un giorno complesso in casa Milan, ma Tognaccini – che vanta lunghi trascorsi calcistici nei campionati toscani – non ha voluto mancare all’appello.
Sono state due ore intense di lezione in cui Tognaccini ha raccontato le metodologie e gli approcci di Milan Lab soprattutto nella raccolta di milioni di dati riguardo agli atleti della prima squadra e del settore giovanile e al loro impiego poi da parte di allenatori e preparatori atletici.
Un lavoro su cui il Milan è stato all’avanguardia e che ormai molte squadre a livello mondiale portano avanti (anche se non tutti gli allenatori poi fanno ricorso ai dati raccolti, ma questo è un altro discorso).
Tantissimi gli addetti ai lavori presenti, tra allenatori, dirigenti e preparatori atletici. Attentissimi alle parole di Tognaccini, tra i club chiantigiani, lo staff del San Donato Tavarnelle, presente con Simone Marmorini e il suo vice Luca Alunno Corbucci e quello dell’Atletico Impruneta con l’allenatore Francesco Perini, il vice Romeo Moretti e il d.s. Alessio Mamma.
Un modo per molti di loro per incontrare anche tanti colleghi, confrontarsi sulla stagione in corso e magari parlare anche di calciomercato, in pieno fermento data la riapertura delle liste di trasferimento.
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