Numero 9 in maglia blu: Michele Rossi

CERBAIA (SAN CASCIANO) – E’ un Cerbaia che vola sulle ali dell’entusiasmo quello che è uscito dal derby vinto 2-0 contro la Sancascianese domenica scorsa.

Un Cerbaia che, dopo qualche balbettio di inizio stagione, adesso sembra proprio aver intrapreso la strada giusta.

Ne parliamo con l’uomo simbolo del momento, quel Michele Rossi, 34enne, professione centravanti: attenzione perché parliamo di un bomber vero, oltre 200 reti nei dilettanti distribuite fra Rondinella, Rondinella Impruneta, Scandicci, Ginestra, Cerbaia, San Vincenzo… .

Rossi che vive sul cocuzzolo della Romola, a pochi chilometri da Cerbaia. Arrivato a sei reti (con la doppietta rifilata ai gialloverdi), ci racconta questo “magic moment”. Suo e della squadra.

Rossi, avete ingranato la marcia giusta…

“Per quanto mi riguarda la stagione era partita calma perché lo scorso anno sono stato fermo cinque mesi per uno strappo al quadricipte. Dal 31 marzo ho iniziato a fine agosto-primi di settembre. E non è stato semplice. Adesso sta andando bene e i risultati stanno venendo”.

Sì, perché nelle prime partite, fra squalifiche e pareggi, un po’ di tensione era venuta fuori.

“C’era un po’ di nervosismo dovuto ai risultati che non arrivavano; personalmente, come detto, dovevo rimettermi in pista”.

Insomma, ora vi cucite addosso il ruolo da favoriti che molti vi assegnano?

“Noi si sente la responsabilità di fare meglio dello scorso anno. Per vincere i campionati servono qualità e fortuna”.

Chi temi maggiormente fra gli avversari?

“Ci sono alcune squadre più o meno al pari nostro: il Malmantile ad esempio, o lo stesso Santa Maria. Che non a caso è al primo posto”.

La Sancascianese te l’aspettavi così?

“Secondo me abbiamo fatto una bella partita. Quello che posso dire è che mi aspettavo una reazione più importante nel secondo tempo. Devo comunque dire, e lo avrei detto lo stesso se avesssimo perso, che mi fa piacere che sia stato un derby corretto”.

Come ti trovi a Cerbaia? Là davanti soprattutto siete un bel gruppo…

“C’è feeling con tutti, in particolare con Aimone Calonaci, le cui qualità sono sotto gli occhi di tutti e che è pure un grande amico fuori dal campo. Poi c’è Cappelli, che fa un lavoro più sporco. Daniel Rossi? Lui è un animale, un vero trascinatore: per ora è tutto perfetto. La squadra sta vivendo un momento piacevole, la società è seria in ogni componente”.

Non diamo vantaggi ai tuoi avversari ma se, in conclusione, dovessi descriverti? Iniziamo noi: abile nel dialogare con chi arriva da dietro, grande tempista…

“Ambidestro, sono un generoso. E nonostante non abbia un fisico enorme mi piace stare là davanti a prendere anche qualche botta. Insomma, mi piacciono le belle partite combattute”.

Matteo Pucci

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