TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Pavimento in legno, rialzato, per prevenire infortuni ai ballerini intenti nei salti, spogliatoi con docce, sale spaziose, ariose, luminose ed enormi specchi alle pareti.
Sono questi i requisiti più importanti per una scuola di danza come spiega Simona Gianfortuna, ballerina professionista e insegnante qualificata, oggi direttrice artistica di Arcoballando.
A lei che ha ballato nella compagnia di Carla Fracci nei teatri di tutta Italia e si è diplomata fino al livello più alto all’Imperial Society of Teachers of Dancing di Londra abbiamo chiesto come può orientarsi un genitore che vuole accompagnare la propria figlia o il proprio figlio ad avvicinarsi nel mondo della danza.
Innanzitutto cosa spinge un genitore a iscrivere una bambina o un bambino a danza?
“Soprattutto la passione del figlio, è importante ascoltare i loro desideri. Un bambino o una bambina già in tenera età sanno se amano ballare e quella voglia di danzare rende un allievo attento e volonteroso, una soddisfazione grande per un’insegnante indipendentemente dai risultati a cui si potrà arrivare”.
Cosa restituisce la danza a un piccolo allievo?
“La danza insegna ai piccoli a stare insieme, soprattutto a gestire il proprio corpo, ad ascoltare la musica, a muoversi nello spazio e a rendere un fisico armonioso”.
Come fare a capire quale stile di danza può piacere di più a un bambino?
“Per i piccolini, dai quattro anni, la proposta è la stessa, il gioco danza e i primi passi sono la base per qualunque stile. I più grandi scelgono poi in base ai loro gusti e alla loro predisposizione. L’hip hop è oggi uno degli stili che ha più successo, anche perchè è molto pubblicizzato in televisione e al cinema.
Fortunatamente personaggi della danza internazionale, come l’italiano Roberto Bolle, hanno contribuito a far conoscere meglio anche la danza classica al grande pubblico”.
Cosa è importante che sappiano i genitori?
“Consiglierei prima di tutto di informarsi sulle qualifiche degli insegnanti, sul loro percorso formativo e sui risultati ottenuti. Spesso i genitori non si rendono conto che in una sala di danza viene fatto un lavoro su un fisico in fase di sviluppo, su un corpo in crescita, è quindi importantissimo far eseguire gli esercizi correttamente, indirizzati da un insegnante che conosca bene le conseguenze di un lavoro fisico sbagliato”.
Quale peso hanno sull’esecuzione degli esercizi le caratteristiche di una sala di danza?
“Una buona scuola di danza deve avere degli specifici requisiti anche se non ci sono ancora regole stabilite per legge (ma qualcosa si sta muovendo in questo senso). Corsi per ogni livello, il giusto numero di spogliatoi con servizi igienici e docce. Fondamentale però sono gli elementi che non possono mancare nella sala dove si danza, dove gli allievi dovranno trascorrere la maggior parte del loro tempo ed esercitarsi. Una buona sala deve essere spaziosa, ariosa, luminosa. Alle pareti dovranno esserci degli enormi specchi. Per evitare stress fisici a caviglie, ginocchia, schiena e collo il pavimento è importante che sia di legno, possibilmente coperto con un tappeto da danza (il linoleum come c’è sui palcoscenici) e rialzato di 15-20 centimetri per meglio assorbire i salti ed evitare danni a muscoli e tendini”.
Lisa Baracchi
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