ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – In fondo alla lettera si firma “Fabio, un babbo molto orgoglioso del suo piccolo giocatore e di questo sport bellissimo”.

Lo sport in questione è il baseball. La lettera aperta è rivolta a Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus. A scriverla è il babbo di un piccolo giocatore dell’Antella Baseball, sul cui profilo facebook è stata pubblicata.

Nei giorni scorsi, per lamentarsi dell’innovazione del Var e della tecnologia applicata al calcio, l’allenatore livornese della Juventus aveva detto in conferenza stampa: “Poi si diventa come il baseball in America, si sta dieci ore allo stadio, si mangiano le noccioline, si fa un’azione ogni quarto d’ora”.

Puntuale, educata, ficcante la replica del genitore: “Dice che dura 10 ore; in realtà quando le due squadre sono equivalenti la partita può durare diverse ora ma non ho mai sentito di una durata 10 ore. Dice che si mangiano noccioline. Questo è verissimo, anche patatine ed hot dog perché il tifo lo consente, famiglie intere anche con bambini piccoli vanno allo stadio senza la paura che gli caschi addosso un motorino o un petardo e cose del genere”.

“Dice che si fa un’azione ogni 15 minuti – prosegue nell’analisi – Errato, i tempi “morti” sono pochissimi, il time out dell’allenatore per parlare con la squadra o il tempo per far scaldare il nuovo lanciatore portano via pochissimo tempo e comunque sono in numero molto esiguo”.

“Detto questo volevo parlarle della mia esperienza – prosegue – Come le ho già detto seguo le partite di mio figlio e: a volte le partite durano anche 4 ore senza che nessuno si scandalizzi. Il tifo fatto dai genitori è rumoroso ma tranquillo, se poi in battuta va un bambino piccolo alla prima partita a cui partecipa, tutti fanno il tifo per lui e se poi riesce a battere o a far punto rubando, diventa il bambino più felice del mondo.

E ancora: “Alla fine i giocatori a prescindere dall’esito della partita escono tutti insieme come una singolo gruppo; inoltre di solito la squadra di casa organizza il pranzo a cui partecipano quasi tutti i giocatori ed i genitori, a questi pranzi non c’è divisione tra le squadre, tutti sono vicini a tutti, si parla di quanto sia stato bravo quel lanciatore o di quella bella battuta o di quella difesa ecc. si parla anche degli ipotetici “errori” dell’arbitro senza crearne un “caso politico” (comunque questi “errori” di solito non sono rilevanti per il risultato)”.

“Infine – conclude – volevo darle un consiglio, quando è nella sua bella Livorno si prenda un po’ di tempo per andare a vedere una partita magari di ragazzini e vedrà che quello che le ho detto è vero”.

Ad Allegri nei giorni scorsi aveva risposto garbatamente anche il presidente della Federazione Italiana Baseball Softball Andrea Marcon con una lettera aperta, ricordandogli anche un piccolo particolare: “A Livorno è stata giocata la prima partita di baseball sul suolo italiano: marinai della fregata Lancaster contro marinai della corvetta Guinnebaug. Era il 23 gennaio 1884”.

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