FIORENTINA (4-2-3-1): Frey; De Silvestri, Natali (85’ Pasqual), Kroldrup, Gobbi; Bolatti, Montolivo (84’ Donadel); Marchionni, Jovetic (75’ Felipe), Vargas; Gilardino. A disposizione: Avramov, Comotto, Keirrison, Carraro. Allenatore Prandelli.

Questa formazione, non certo irresistibile, entrò in campo all’Allianz Arena per giocare contro un Bayern che poi risultò vice-campione d’Europa.

Solo la terna arbitrale comandata dal vomitevole Ovrebo ci impedì di uscire con un pareggio più che meritato, ma questo sicuramente ve lo ricordate ancora bene tutti, in primis uno scintillante Diego Della Valle che fece la sua ultima uscita da dirigente della Fiorentina appassionato, consigliando un cane guida al gigantesco e orribile “Shrek” norvegese.

Ma perché ho riportato alla luce questa formazione?

Beh, per l’ennesima volta siamo di fronte ad una delle poche regole non scritte ma certe del nobile giuoco del calcio: quando hai un buon portiere, un buon centravanti e un buon allenatore, hai le carte in regola per giocartela più o meno con tutti.

La Fiorentina ha addirittura l’imbarazzo della scelta in porta, visto che Terracciano è sembrato molto più abile di Dragowski nelle uscite (fondamentali per un gioco “corto” e tutto pressing come quello proposto da Italiano), ha uno dei migliori centravanti europei (da quando Prandelli gli ha spiegato due cosine) e – oramai è piuttosto evidente – ha un allenatore molto capace, che sa quello che fa.

La Fiorentina è riuscita a chiudere sostanzialmente in pari la sessione estiva e questo è un grande merito, visto che i miglioramenti comunque sembrano esserci.

Berardi sembrava vicino ma se le cifre che il Sassuolo ha chiesto erano quelle che riportavano i giornali (35 milioni di euro) allora bene abbiamo fatto a non pagarli. Il giocatore è molto valido, ma non vale quella cifra. Il Sassuolo troverà quel che cerca solo se una benefattrice inglese si innamorerà della bizzosa ala, oppure dovrà abbassare un po’ le pretese.

Adesso arriva il difficile. Perché Roma e Bergamo erano due trasferte molto impegnative, Torino in casa la prima gara di fronte al pubblico dopo tanto tempo.

Trovare stimoli e voglia di far bene contro il Genoa sarà più complesso, paradossalmente. Dovremo assolutamente dimostrare di poter fare il nostro gioco anche contro compagini meno attrezzate, più chiuse, dobbiamo confermare quanto di buono abbiamo fatto.

Credo che i prossimi saranno 4 mesi davvero importanti, perché se dovessimo chiudere il girone di andata nei primi 6-7 posti allora a gennaio potrebbe arrivare quella spinta finale dal mercato che tanto attendevamo.

Commisso non si comporterà come fece la precedente dirigenza con Paulo Sousa, se la squadra continuerà ad impegnarsi così e ad avere risultati saprà dare una spinta in più per sognare una Fiorentina in Europa in quello che sarà senz’altro uno dei campionati più belli ed avvincenti degli ultimi 10 anni.

Spingiamoli al massimo e fottiamocene se Biraghi capitano è qualcosa che nessuno di noi avrebbe voluto vedere. Alla fine il suo lavoro lo sta facendo molto bene, atteniamoci a questo.

Perché “ora” è il momento che aspettavamo da almeno un lustro.

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