TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Un triangolare per rivivere insieme un decennio di storia grigionera. Due giorni fa al “Nesi” di Tavarnuzze il Centro Storico Lebowski ha riportato in campo per la “partita dei dieci anni” tantissimi volti conosciuti che hanno accompagnato il percorso di crescita della società, dagli esordi in Terza Categoria alla Promozione attuale.

“La indossi una volta, la indossi per sempre – scrive la società –  è un concetto veramente a doppio senso: vale per gli URL, per il nostro concetto di famiglia, di accogliere i giocatori fuori e dentro al campo anche una volta terminato il loro breve o lungo periodo di militanza sportiva, di non cercare idoli ma gente che si metta in gioco apportando valore al progetto senza distinguere il profilo sportivo da quello umano e militante”.

“Ma vale tanto anche per i giocatori stessi – prosegue il club – Trabucchi partito e tornato a Carrara a notte fonda, Ghiandelli che non può giocare ma viene solo a salutare rimandando ogni altro impegno, Montagni che porta il figlio e ci dice che fosse arrivato da noi 10 anni prima sarebbe stato meraviglioso. Insomma per i giocatori è stato veramente entusiasmante, c’è Bernardini mi manda cuori da ieri sera.
È ovvio che fare il giocatore al Lebowski sia stato sia e sarà meraviglioso, ma io spero che tra 10 anni, quando la rifaremo, le squadre da fare siano 8, perché vorrà dire che oltre a Melis in precarie condizioni fisiche, Morettini sempre uguale, e noi ormai al tramonto delle nostre facoltà psicofisiche, perché tanto noi ci saremo, ci saranno altri Trabucchi pronti a farsi 200 chilometri per una serata in famiglia”.

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