ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – Adesso si può scrivere ufficialmente: l’Antella ha chiuso la stagione 2019/2020 in Eccellenza con un clamoroso 8° posto, ad appena cinque lunghezze dalla terza piazza.
Un traguardo incredibile, che arricchisce di nuove tonalità l’ultimo felice quadriennio.
Nell’ordine: una promozione inaspettata nella massima categoria regionale nel 20167, una salvezza sofferta ai play-out nel 2018, una anticipata lo scorso anno. E appunto un’annata sempre fuori dai patemi della bassa classifica stavolta, anzi quasi con una mezza idea di poter alzare l’asticella dei sogni.
“E tutto questo grazie ai miei splendidi ragazzi – racconta mister Stefano Alari – un gruppo che non smetterò mai di ringraziare e ai quali non smetterò mai di voler bene per quello che hanno saputo fare insieme. In quattro anni, con una rosa senza big e con un budget ridotto, abbiamo fatto tutto quello che era possibile, e anche oltre”.
Quattro anni, per Alari, più che sufficienti anche per innamorarsi del biancoceleste, dentro e fuori il campo: “L’Antella è un luogo spettacolare. Mi sono innamorato del paese, dei tifosi, della gente che incontri al Circolo. E quelli che abbiamo raggiunto sono traguardi da condividere con i tifosi, con quei dirigenti che hanno sofferto con noi ogni domenica. Quel gruppo che era ripartito nel ’99 capitanato da una persona splendida come Valerio Fornari”.
E proprio l’ex presidente, scomparso nei mesi scorsi, merita qualche parola in più: “Era una persona che stimavo tanto, colui che mi aveva chiamato qui insieme a Goretti. E il pensiero di aver compiuto qualcosa che lo avrebbe fatto contento mi rende felice. Per questo sorrido pensando a lui e a quello che ci siamo detti prima che se ne andasse”.
E in quest’annata così strana, se n’è andato un altro amico della società, come Giovanni “Calciocapace” Giannelli: “Un personaggio bello che faceva un gran tifo per Alari e per l’Antella. Ci mancherà tanto anche lui”.
Adesso resta da pensare al futuro: “Sono stati anni belli, ripeto, la presidenza di Maresca nell’ultimo triennio è stata fruttuosa. Adesso siamo in attesa. È chiaro che, per quanto mi riguarda, l’Antella resta la mia priorità”.
Il legame con questi colori è fortissimo: “Sono stato nove anni al Firenze Ovest, quattro anni qui. Mi innamoro degli ambienti e delle società dove mi trovo bene. Forse per la mia carriera è stato un limite, ma non importa. So che quello che ho ottenuto l’ho sempre conquistato da solo, senza sponsor e senza raccomandazioni e per me è un grande orgoglio. E certi rapporti che si formano coi giocatori per me valgono la vittoria di dieci campionati”.
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