Leonardo Guidotti, presidente del Belmonte

PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – “La situazione generale è drammatica, ma noi siamo pronti a tornare in campo con grande voglia e determinazione appena possibile: tutti noi fremiamo per ripartire. Ci preoccupa semmai capire come sarà la ripartenza, a quali condizioni”.

Le parole sono quelle del presidente biancorosso Leonardo Guidotti: in casa Belmonte non si perde l’ottimismo e l’entusiasmo, pur nella consapevolezza che il post coronavirus non sarà semplice da affrontare sotto l’aspetto non tanto sportivo ma quanto economico.

“Il futuro della nostra società è al momento sospeso come le nostre vite, come tutte le attività lavorative – prosegue il dirigente ripolese – Non sappiamo con quali strategie si ripartirà. Ad oggi non sappiamo a quali condizioni. Se non riapriranno le scuole, non credo si riprenderà l’attuale stagione almeno come settore giovanile e scuola calcio”.

“Intanto – va avanti – noi dirigenti ci stiamo confrontando e stiamo facendo delle ipotesi per le ripartenza. Ci saranno da capire tante cose: come gestire gli spogliatoi, il bar, le tribune, tutto quanto. Come tutti, per adesso si naviga a vista”.

Il tema fondamentale però è quello economico: “Determinante sarà capire come le società potranno andare avanti. E qui serviranno delle risposte politiche forti. Sicuramente credo che dovranno essere riviste anche le convenzioni comunali nei confronti delle società sportive per la gestione degli impianti. Noi, come molte altre realtà, viviamo grazie alle iniziative proprie e agli eventi primaverili che purtroppo adesso salteranno: la Festa della Birra, il Torneo Pazzagli, eccetera”.

“Siamo in una situazione post bellica – va avanti Guidotti – A livello politico adesso ci aspettiamo che tutti gli organi di tutti gli enti e le istituzioni rivedano il sistema nel complesso. Noi abbiamo 400 ragazzi tesserati: siamo un presidio sociale importante per il territorio. Se dovesse saltare tutto, credo che sarebbe un problema in quest’ottica anche per l’amministrazione comunale. Per questo servono interventi legislativi per aiutare le società come la nostra: dai mutui da pagare al pacchetto delle utenze. Non basta spostare una scadenza di qualche mese. Serviranno interventi più sostanziosi e concreti”.

Ovviamente la strategia dovrà essere concordata anche in ambito sportivo: “A livello federale, siamo in attesa di capire quali decisioni prenderà la Lega Nazionale Dilettanti, per ora concentrata sul tema del proseguimento o meno dell’attività in questa stagione. Ma a breve anche la Lnd dovrà prendere iniziative seria per finanziamenti all’attività di base. Su questo tema fioriscono già delle proposte anche da altre società e presidenti: probabilmente andrà creata una consulta e andranno concertati gli interventi giusti per il nostro mondo”.

Ma appunto non manca l’entusiasmo e l’ottimismo in casa biancorossa: “Noi stiamo cerando di dare segnali di vita che ci siamo, che proviamo comunque a gestire la situazione pur in un quadro confuso. Ci auguriamo davvero che venga fatto un progetto salvavita per lo sport di base: le preoccupazioni sono tante ma noi non ci tireremo indietro”.

“Ci piace dare il nostro contributo – prosegue Guidotti – non è cambiato lo spirito, ma siamo preoccupati. Abbiamo fatto crescere questa società, abbiamo ottemprato al mutuo finora. Ma adesso servono risposte”.

“Potrebbe essere questa l’occasione per rivedere tanti meccanismi dello sport dilettantistico – prosegue – Abbiamo fermo da due anni il finanziamento per il nuovo campo sussidiario: ci sarà la possibilità di sbloccarlo finalmente? Intanto, pur nella totale assenza di vita nel Belmonte, al Pazzagli è stato montato l’impianto di illuminazione al led, messo a punto ai primi di marzo, con la collaborazione del Comune attraverso un finanziamento regionale”.

Intanto non mancano i confronti con le altre realtà del territorio: “Ci stiamo confrontando anche con il presidente del Grassina Zepponi su come cambierà il calcio dilettantistico. È tutto un grande punto interrogativo. Con i rossoverdi stiamo concludendo il primo anno di collaborazione, ma ci siamo ripromessi di incontrarci presto per fare un punto della situazione del futuro. Ad oggi diamo per scontato che ci saranno meno risorse, con sponsor che avranno bilanci drammatici. A maggior ragione sarà necessario andare avanti stringendo con forza certe unioni. Sarà fondamentale una approfondita riflessione, appena vedremo quante macerie sono rimaste qua intorno”.

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