Gabriele Vecchiarelli

TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Lo avevamo anticipao alcuni giorni fa. Motivi di studio porteranno Gabriele Vecchiarelli lontano dal San Donato Tavarnelle.

Ed è proprio il difensore-jolly classe 1998 a esternare, tramite i canali ufficiali della società gialloblù, l’emozione di lasciare questa maglia.

Il suo futuro sui campi da goco sarà annunciato molto presto (ed è un futuro che non richiede gli impegni semi professionistici della Serie D) ma adesso è il momento dei saluti.

“Ho pensato a lungo a questa decisione – dice Vecchiarelli – ma essere entrato al fotofinish all’Università di Siena, nell corso di laurea di Medicina e Chirurgia, rappresenta un momento molto importante per la mia vita. Avrei potuto rinviare di un altro anno forse questo passaggio, qualora ci fosse stata una chiamata dalla Lega Pro, ma così non è stato”.

Fra l’altro tutto è successo molto in fretta: “La comunicazione del mio ingresso all’Università di Siena è arrivato proprio sul finale, quando le mie speranze stavano scemando”.

“Ho riflettuto a lungo sul mio futuro – rimarca Vecchiarelli – e ho parlato subito con la presidenza per comunicare che per la prossima stagione non avrei potuto far combaciare gli studi con gli orari di allenamento. Ho avuto subito tutta la comprensione di chi ha apprezzato la mia decisione, riconosciuta come segno di maturità. Il dispiacere è grande ed è reciproco, ma il mio è solo un arrivederci”.

“Sono giovane e ancora affamato di giocare e di studiare – dice ancora – Potrei tornare come calciatore oppure chissà in giacca e cravatta dietro la scrivania. Qualcuno (sorride) mi ha già detto che le porte sono sempre aperte, in qualunque veste, e per me il San Donato Tavarnelle sarà sempre una seconda famiglia”

Poi ripercorre le annate: “Una salvezza all’ultima giornata, il primo gol in D contro lo Scandicci, la rete in semifinale di Coppa Italia e la stessa finale. Cosa chiedere di più in questa cavalcata dove ho avuto allenatori del calibro di Fusci, Malotti e Ghizzani“.”

“Il mio futuro sarà svelato molto presto – conclude – posso solo dire che questo era il momento giunto per salutarsi e allo stesso tempo dirsi semplicemente arrivederci. Non voglio dilungarmi troppo nei ringraziamenti ma una piazza come il San Donato Tavarnelle la consiglio a tutti, perché la cura dei dettagli e il calore ricevuto rendono questa piazza unica nel suo genere”.

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