FIRENZE – Un altro lutto colpisce il giornalismo sportivo toscano. Il giorno dopo la scomparsa di Alberto Paoli, ad andarsene è stanto il gran decano della categoria, Raffaello Paloscia.
Classe 1928, Paloscia aveva esordito sul Corriere dello Sport nel 1950, legando poi la sua carriera alla Nazione, dove ha guidato la redazione sportiva a raccontato i due scudetti viola, oltre a migliaia di altri eventi, come Olimpiadi e mondiali.
“Con Raffaello se ne va un maestro della nostra professione, anche se a lui non sarebbe piaciuto essere definito così – ha commentato Giampaolo Marchini, presidente di Odg Toscana – Ma per chi ha intrapreso questa professione legata allo sport in generale e alla Fiorentina in particolare è sempre stato un punto di riferimento. Un esempio professionale e umano. Lo ricorderò sempre per la sua disponibilità nei confronti dei giovani che si avvicinavano a La Nazione e non solo. A tutta la famiglia e a Fulvio, nostro collega, il mio personale abbraccio”.
Nel 2022 era stato inserito nella Hall of Fame del Museo Fiorentina come “Ambasciatore”, e due anni fa aveva ricevuto il prestigioso riconoscimento della “Penna d’Oro” dall’Associazione Stampa Toscana per la lunga carriera e l’impegno nella valorizzazione del giornalismo sportivo.
“Ha incarnato il vero modello di giornalista sportivo: stile essenziale, leggero ma incredibilmente incisivo, mai sconfinato nella polemica spicciola e inutile, risultando un vero maestro per generazioni di cronisti sportivi” il ricordo dell’Associazione Stampa Toscana e del Gruppo Toscano giornalisti sportivi USSI.
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