FIRENZE – Un gol al Firenze Sud (da ex), uno all’Affrico, uno al Montelupo. Poi, domenica scorsa, la tripletta al Vaggio Pian di Scò per consegnare finalmente alla Settignanese la prima vittoria in questo campionato.

Solo la difesa del Chianti Nord, fin qui, ha resistito a Paolo Tumminaro: 6 gol nelle prime 5 giornate di Prima Categoria.

“Ci mancava quella vittoria, la tranquillità giusta – spiega il bomber al primo anno in rossonero – Era importante per ritrovare entusiasmo e veder premiati i sacrifici durante la settimana. La squadra ha qualità, adesso quelle qualità stanno venendo fuori piano piano”.

Gli obiettivi della squadra guidata da Francesco Perini sono chiari fin dall’avvio, anche se lo start del campionato non è stato dei migliori: “Credo che questo gruppo debba credere in sé e provare a migliorarsi ogni giorno. Tra le avversarie chi temo di più? La Rondinella ha una buona rosa. Ma ne verranno fuori altre, come l’Incisa che è tornata alla vittoria ed è un gruppo di carattere”.

Negli ultimi tre anni, pochi hanno segnato con la sua regolarità nel panorama fiorentino: “Tutto è nato con l’incontro con Simonetti alla Rondinella. Ha creduto in me ed è riuscito a fare in modo che fossi più tranquillo. Era qualcosa che prima mi mancava. Da quando lavoriamo insieme, facendo due conti, stiamo per toccare le mie 90 reti, un bellissimo traguardo”.

Dopo i tantissimi gol con Rondinella, Firenze Sud e adesso Settignanese (negli ultimi anni tra l’altro con la stessa “griffe” dello sponsor Probios sul petto), Paolo non nasconde il traguardo personale: “Il mio obiettivo stagionale sono i 20 gol. Spero di arrivarci. Spero di aver dimostrato ai compagni che possono contare su di me. E di centrare insieme i rispettivi obiettivi”.

Quest’anno poi è riuscito a neutralizzare anche il difensore che ha sempre temuto di più: “E’ Tommaso Elisacci, con lui è sempre stato difficile segnare. Quest’anno ci gioco insieme. Tra l’altro è un ragazzo fantastico ed è nato un bel rapporto”.

Per lui, partito da Scandicci (esordio in Serie D con D’Annibale) e passato poi anche da Montelupo prima della Rondine e del resto, tra i gol più belli della carriera ne mette uno in particolare: “In D contro il Monteriggioni. Tirai da 40 metri. Non è il mio gol tipico ma fu davvero bello”.

I più importati sono invece “quelli della finale play-off di due anni con il Firenze Sud” (anche se il suo “mentore” Simonetti ha invece in testa l’incornata al 92 contro il Club Sportivo nella semifinale della stessa stagione….).

Tra i modelli osservati e seguiti in campo (tutti a Scandicci): “Un giocatore famoso come Giacomo Banchelli, davvero un grande esempio Ma ci metto anche il “Condor” Francesco Fabbri e il poi tra i miei coetaei Niccolò Gucci, oggi in C alla Pistoiese. Insieme abbiamo vissuto anni molto belli”.

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