TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Sabato 13 e domenica 14 ottobre, in occasione del “3° Memorial Lapo Bacci”, il Parco del Mocale di Tavarnelle è stato inondato di amore, sport, divertimento. Con due obiettivi che hanno reso il weekend ancora più speciale.

In primis il ricordo di Lapo: il piccolo cestista purtroppo venuto a mancare precocemente.

Che in queste due giornate è rivissuto nei sorrisi, nei canestri e nello spirito di squadra dei coetanei con la sua stessa passione.

L’altra finalità è la beneficienza: dall’anno scorso, su suggerimento della famiglia di Lapo, il ricavato del Memorial viene devoluto a Peace, una bambina di undici anni dell’Uganda che la Polisportiva ha adottato tramite “Save the Children”.

Organizzato in collaborazione con il San Casciano Basket, il torneo ha visto scontrarsi otto squadre provenienti da tutta la Toscana. Senza competizione e con un grande desiderio di passare del tempo insieme.

Le partite sono iniziate sabato pomeriggio e sono riprese domenica mattina. Poi il pranzo tutti insieme, dove si sono sedute a tavola 250 persone tra atleti e genitori: presenti i sindaci David Baroncelli (Barberino Tavarnelle) e Roberto Ciappi (San Casciano), ospiti speciali i genitori e i fratellini di Lapo.

Poi nel pomeriggio le finali. E anche quest’anno non è potuta mancare l’amichevole tra il San Casciano Basket e l’Under 15, cioè il gruppo dei nati nel 2005 di cui Lapo faceva (e fa ancora, da lassù) parte.

“In qualità di Polisportiva e di grande famiglia – inizia il presidente Antonio Campone – organizziamo tanti eventi di beneficienza e di integrazione. E a questo in onore di Lapo siamo particolarmente legati”.

“Le due giornate sono per i ragazzi un’occasione di incontrarsi, giocare e divertirsi – dice – Ma anche un invito a riflettere e a pensare all’altro come qualcuno a cui tendere sempre la mano”.

“Un ringraziamento speciale – aggiunge Antonio – va a tutte le persone che hanno contribuito alla buona riuscita del Memorial. Che saremo felici di replicare ogni anno, come un bellissimo appuntamento fisso”.

“Questa giornata ci porta alla mente tanti ricordi – a parlare è Filippo Bacci, il papà di Lapo – ma allo stesso tempo ci riempie il cuore di gioia. Per noi è un progetto importante, che speriamo possa servire ad altre persone”.

“A Lapo piaceva tantissimo il basket – conclude Filippo – Anche durante le cure continuava a seguire le partite dei suoi compagni. E sono sicuro che oggi, dall’alto, stia apprezzando l’iniziativa”.

Noemi Bartalesi

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