Thanks God it’s Christmas… .

Io odio l’estate, odio il caldo, non sopporto il sudore che ti bagna i vestiti per 12 ore al giorno.

Se poi ci si aggiunge anche che non ci sono partite di calcio e che è pure un anno “dispari” (quindi senza Europei né mondiali).

Di solito si profilano 3 mesi più o meno terribili… . Ma questo 2019 non è stato così.
Sono stati mesi dolcissimi, dove abbiamo imparato nuovamente a sognare, dove abbiamo ritrovato gusto e gioia nel rileggere i giornali e nel poter discutere di calcio.

Non approfondirò ulteriormente la questione.

Ho scritto per anni il mio disprezzo per la precedente gestione, non ho rivincite da prendermi.

Quando era il momento di criticare l’ho fatto con tutto me stesso, molto più seriamente di tante altre persone o testate che lo avrebbero dovuto fare per lavoro o per onestà intellettuale e che invece preferivano assegnare voti come 6,5 o 7 in pagella a mercati vergognosi.

Non cambierò il mio modo di scrivere, adesso.

Sarà lo stesso.

Criticare quel che non mi piace, motivandolo.

Gioire delle cose fatte bene, spiegandolo.

Chi si lamenta adesso non è né un “rosicone”, né un “leccavalle”.

È molto più banalmente un semplice e pure rintronato.

La nuova proprietà ha fatto in 2 mesi quello che altri non hanno fatto in 17 anni.

Hanno riportato entusiasmo, hanno rimesso i tifosi al centro di tutto, hanno trattato giocatori importantissimi, hanno acquistato un terzino, hanno acquistato un grandissimo campione e in futuro vedremo se sarà ancora in grado di fare la differenza oppure no.

Lamentarsi ora dei 3-4 titolari mancanti (perché mancano, è evidente), di altre 3 o 4 cessioni assolutamente da fare, della presentazione di Ribery un po’ troppo “americanata”, della lentezza nel rinforzare il centrocampo… non è da persone intelligenti. E che Firenze ne fosse ricolma ce n’eravamo accorti in più occasioni.

Adesso è l’ora di emarginare questi individui.

Possiamo finalmente permetterci di lasciarli bollire nelle loro idiozie, possiamo finalmente concentrarci solo sul tifo e sul calcio, quello che amiamo.

Di monte ingaggi, di progetti, di calciatori sconosciuti non ce ne dovremo più occupare, quantomeno per adesso.

Sosteniamo i nostri colori, soprattutto oggi, che tra noi e il Napoli ci sono almeno due categorie di differenza.

E quando il mercato sarà chiuso tireremo le somme, con onestà. Come sempre.

Dario Del Gobbo

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