Franco Bonciani, con il nuotatore azzurro, di San Casciano, Filippo Megli

SAN CASCIANO – Franco Bonciani è uno che per il nuoto, a San Casciano, è ormai una sorta di istituzione.

Con i suoi soci di Aquatica gestisce la Piscina del Chianti (oltre a impianti in altre aree della provincia); è membro del Comitato Regionale Toscano della Federnuoto; è uno sportivo vero, che ovviamente ha soprattutto nuoto e pallanuoto nelle corde.

Lo abbiamo incontrato proprio a bordo piscina, a San Casciano. Per fare una chiacchierata sui Mondiali di nuoto appena conclusi a Gwangju, in Corea del Sud.

Come e dove li hai seguiti Franco questi Mondiali a forti tinte azzurre?

“Spesso in piscina, due ore a cavallo del pranzo eccezionali. A volte via web, altre a casa. Ieri ad esempio l’argento di Benedetta Pilato l’ho visto da casa. Arrivando quasi a commuovermi”.

Vedendo i tuoi post su Facebook che hanno scandito gare e dirette Rai, viene da dire che sei quasi diventato un “influencer del nuoto”…

“Mi sono divertito tanto, tantissimo. Sono stati Mondiali spettacolari che mi hanno anche stimolato a scrivere quello che pensavo. Gara per gara”.

E’ difficile, ma scegli tre azzurri che metti sul podio.

“Difficile? Difficilissimo! Mi tolgo dall’impaccio mettendo tre ori. Federica Pellegrini, straordinaria anche in quello che ha detto dopo, “sono contenta perché vuol dire che il lavoro che stiamo facendo paga tanto, come non mai”; Gregorio Paltrinieri, che arrivava dopo un anno difficile, ma che in vasca diventa un killer pazzesco; Simona Quadarella, che ha dominato i 1.500 e si è pure permessa di andare a sfidare a viso aperto Kathy Ledecky negli 800″.

Per non parlare del Settebello e di grande capo “Ascella Pezzata” Sandro Campagna come lo hai definito.

“Lì mi sono davvero lasciato andare. La vittoria del Settebello a questi Mondiali la paragono, per difficoltà e sorpresa, a quello che potrebbe essere lo scudetto della Fiorentina. E l’allenatore è stato centrale in questa cavalcata incredibile, in cui tutto, a un certo punto, ha funzionato alla perfezione”.

Insomma, un nuoto italiano davvero mai così in alto.

“Merito degli atleti, dei loro allenatori, ma anche della Federazione. Che è guidata da uno come Paolo Barelli, che di questa disciplina se ne intende davvero. Ho guardato i luoghi di nascita degli atleti andati a medaglia in questi Mondiali: si va dall’estremo nord all’estremo sud, si copre tutta la penisola. Ed è bello davvero”.

L'immagine può contenere: Filippo Megli e Franco Bonciani, persone che sorridono, persone sedute
Filippo Megli con Franco Bonciani

Abbiamo lasciato per ultima la domanda sul “nostro” Mondiale, quello tutto sancascianese a spingere in vasca un meraviglioso Filippo Megli.

“Filippo per noi è come una sorta di figlio, lo guardiamo sempre in modo diverso dagli altri. E’ inevitabile. La sua nuotata prima di partire per la Corea l’ha fatta sempre qui da noi. La mia più grande soddisfazione è averlo visto e sentito convinto di essere ormai a quei livelli: di essere partito da qui, da San Casciano, e di potersela giocare con tutti”.

Matteo Pucci

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