SAN CASCIANO – Rimane strozzato in gola l’urlo di tanti italiani e dei sancascianesi, incollati alla tv per vedere la finale della staffetta 4 x 200 stile libero ai Mondiali di nuoto di Gwangju, in Corea del Sud.
Per tre centesimi. Un battito d’ali di farfalla. Un niente.
A niente vale il record italiano polverizzato in una finale pazzesca, con cinque nazionali (Italia compresa) a livelli mai visti.
Una staffetta che ha visto in prima frazione il sancascianese Filippo Megli, seguito da Gabriele Detti, Stefano Ballo e Stefano Di Cola.
Davanti, alla fine, un’Australia che ha messo il turbo. Poi in un fazzoletto Russia, Stati Uniti, Italia, Gran Bretagna.
“Mi spiace – dice Filippo a microfoni Rai di Elisabetta Caporale a fine gara – forse avri potuto trovare quei due decimi che alla fine avrebbero potuto voler dire medaglia”.
Una prestazione comunque maiuscola di tutti i quattro staffettisti, che hanno dimostrato in vasca tutto il valore della scuola italiana.
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