A sinistra Claudio Manetti presidente dell'Impruneta Tavarnuzze, a destra Simone Bartoli, presidente dell'Atletico Impruneta

TAVARNUZZE-IMPRUNETA – L’Atletico Calcio Impruneta e l’Impruneta Tavarnuzze, con una stretta di mano fra i rispettivi presidenti (Simone Bartoli e Claudio Manetti) gettano le basi di una collaborazione che potrebbe portare, in un futuro molto vicino, alla fusione fra le due società.

Andando a riannodare un filo spezzato alcuni anni fa: ma stavolta con intenti solidi e idee assonanti.

Lo hanno spiegato proprio i due presidenti a SportChianti, in un incontro andato in scena nei giorni scorsi.

Che ha preso le basi dalla rinascita dell’Atletico Impruneta, dopo il caos societario, l’abbandono di tutti i giocatori delle tre squadre (prima squadra e due giovanili), l’ingresso del nuovo presidente Bartoli dai primi di luglio.

Innanti tutto le novità: l’Impruneta Tavarnuzze e l’Atletico Impruneta hanno trovato un accordo per costruire in brevissimo tempo una squadra Juniores che giocherà sotto le “insegne” dell’Atletico Calcio allo stadio di Impruneta il campionato provinciale 2019/2010.

Con ragazzi che arriveranno per la maggior parte dall’Impruneta Tavarnuzze che, come noto, non ha Juniores. Dagli Allievi regionali infatti i ragazzi vengono “drenati” negli Juniores provinciali del Centro Storico Lebowski.

Ma così sarà possibile dare opportunità a tutti i ragazzi, molti dei quali anche residenti nel territorio comunale imprunetino: sarebbe già stato individuato anche il tecnico. Nei giorni prossimi gli incontri definitivi per quella che si presenta come la squadra di riferimento per Impruneta.

La società biancoverde infatti non riuscirà in questo brevissimo spazio di tempo (le iscrizioni si chiudono il 31 luglio) a rimettere in piedi la prima squadra per la Prima categoria.

“Con Claudio – spiega Simone Bartoli – abbiamo iniziato a parlarne un mese, fa quando ancora le firme non erano state messe. I percorsi fatti da altri purtroppo hanno portato a dilazionare i tempi e alla perdita dei ragazzi dall’Atletico Calcio Impruneta. Arrivare alla data in cui siamo arrivati ha portato a non poter tenere insieme la squadra. Giocatori che sono andati per altre strade mi hanno chiamato dicendomi che gli dispiaceva, ma era impossibile dare loro delle prospettive”.

“La nuova squadra Juniores – rimarca Bartoli – rappresenterà l’apertura di percorso che in futuro vedrà sicuramente sviluppi. Noi pensiamo di vedere in prospettiva e partiamo positivamente. È la partenza che altri non hanno voluto fare in passato”.

Anche perché in questi giorni Bartoli e alcuni che hanno deciso di dargli una mano si stanno occupando soprattutto di rmettere in sesto campo e impianti: “Dal 3 luglio ci siamo rimboccati le maniche per ripulire tutto, mostreremo in seguito quello che abbiamo trovato e come lo abbiamo risistemato. Lunedì ci sarà anche la corrente, visto che avevano anche staccato le utenze”.

“Questa – conclude Bartoli – dovrà essere una collaborazione che si rinforza e che porta a scenari costruttivi per tutti, a un’unica grande famiglia. Stavolta per davvero”. 

“Lo scopo – fa eco Manetti – è quello di far lavorare il campo di Impruneta, vorremmo farci giocare anche un po’ di bambini all’Impruneta. A Tavarnuzze abbiamo anche due squadre di amatori (Calabroni e Impruneta Tavarnuzze) che, se vorranno, potranno avere anche la possibilità di giocare all’Impruneta. Per la prima squadra non potevamo dare una mano: per quanto ci riguarda abbiamo la grande soddisfazione di ragazzi che rimarranno anche in Seconda categoria nonostante che abbiamo messo in chiaro il fatto che nessuno avrà un rimborso”.

“Da parte nostra – conclude Manetti – la società è d’accordo su questa linea senza nessuna voce diversa”.

Insomma, la “road map” è tracciata: collaborazione immediata per aiutare l’Atletico Calcio Impruneta a tenere accesa una fiammella. Pronta a “divampare” in una fusione fra le due società a stretto giro.

“Anche l’amministrazione comunale di Impruneta – concludono a una voce i due presidenti – dovrà sedersi a un tavolo a parlare con noi. Per quello che è, prima di tutto, un progetto sociale e di vivacità sportiva e culturale a Impruneta e a Tavarnuzze. Unite”.

Matteo Pucci

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