PONTE A EMA (BAGNO A RIPOLI) – Ancora buone notizie dai campionati Europei Under 23 che si stanno svolgendo in questi giorni a Gavle, in Svezia: è d’argento la medaglia conquistata dal lanciatore Leonardo Fabbri.

Ponte a Ema si scopre così al centro di un mondo sportivo europeo grazie a tre suoi concittadini atleti che hanno tenuto alta la bandiera italiana nelle competizioni a cui stanno partecipando: Giorgia Catarzi, Lapo Bianciardi e Leonardo Fabbri, che oltretutto sono amici dall’infanzia.

Leonardo con la misura di 20.50 si è aggiudicato il secondo gradino del podio dietro solo al polacco Bukowiecky.

“Sono molto soddisfatto dell’argento anche se speravo di poter fare il mio record personale che so di valere” ci racconta Leonardo dalla Svezia.

“La cosa di cui più sono contento – sottolinea l’atleta – è quella di aver messo in difficoltà il  polacco, che è campione del mondo ed ha tutti i record mondiali giovanili al suo attivo”.

Leonardo gareggia per l’Aeronautica Militare ed ha già partecipato a importanti manifestazioni con la maglia azzurra, quattro finali europee di categoria e le Olimpiadi Giovanili in Cina nel 2014 dove si qualificò settimo.

Ci conferma che la concentrazione deve essere elevatissima: “La testa è fondamentale, in queste competizioni è molto facile sbagliare ma non puoi permetterti grandi errori se vuoi fare una buona gara. Sicuramente l’esperienza delle scorse partecipazioni mi ha aiutato moltissimo”.

Continua: “C’è tanto lavoro dietro a questa gara, c’è tutto il lavoro che abbiamo fatto con il mio allenatore Paolo Dal Soglio da ottobre. Tanti sacrifici, ma ho sempre lavorato pensando di poter raggiungere grandi traguardi. E questo è solo il punto di partenza”.

Un ragazzo che rende costruttiva la sua determinazione, a cui la medaglia permetterà di puntare ad altri obbiettivi, con convinzione e incoraggiato da questo risultato.

“Questo successo mi dà molta voglia di continuare – conclude – martedì e venerdì a Padova i prossimi impegni”. Ancora non è tempo di rilassarsi: solo di godersi la medaglia pensando già al futuro prossimo.

Silvia Rabatti

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