Simone Bartoli

IMPRUNETA – L’Atletico Calcio Impruneta non morirà. Dall’1 luglio c’è un nuovo consiglio e un nuovo presidente, decisi a far proseguire il calcio a Impruneta.

E sul ponte di comando c’è un volto noto all’Impruneta, ovvero Simone Bartoli: sarà lui a guidare la società biancoverde in un percorso a ostacoli. Dove c’è, praticamente, da rimettere in piedi tutto.

Accanto a lui un nuovo consiglio, “fatto innanzi tutto di amici e persone che si rimboccano le maniche”. Il suo vice è Guglielmo Mazzinghi.

“Ero rimasto deluso da tante cose – ammette Bartoli – ma per non lasciare che qui andasse tutto in malora ho rimesso insieme il nuovo consiglio. E dall’1 luglio siamo ufficialmente in pista”.

“Noi saremmo partiti anche prima – mette in chiaro – ma per problemi di altri non è stato possibile. Ci ha fatto stringere il cuore vedere l’impianto nelle condizioni che abbiamo trovato. Questo campo da maggio non era stato neanche ripulito: abbiamo trovato erba secca, alta e gialla. Ma ce la faremo”.

“La zona dove c’era il bar – prosegue Bartoli – era semi distrutta, ci ho mandato due persone a ripulire per ripartire. E lo gestiremo direttamente noi come società. Siamo a rimettere a posto, a riprogrammare la stagione calcistica. C’è da impostare tutto: qualche ragazzo è rimasto, ma proprio per aver dovuto aspettare fino all’1 luglio, tanti sono andati via”.

“La prima squadra? E’ una priorità – risponde Bartoli – soprattutto per non perdere il titolo sportivo. Ma non ci possiamo permettere di spendere denari più del normale. Vanno trovati dei giocatori che sentano l’orgoglio di giocare qui all’Impruneta. Promettere e non mantenere non è per noi. E non serve a nessuno. Nei prossimi giorni avremo già situazioni definite in questo senso. L’intento è quello di fare il massimo e mettere la squadra ai nastri di partenza del campionato di Prima categoria”.

“Giovanili? Ci troviamo a lottare cercando soluzioni anche con altre società – ammette il neo presidente – che magari ne hanno troppi di ragazzi. Se fossimo partiti prima non avremmo perso tempo e giocatori: ma su questo ho potuto farci poco. Niente. Certo, vedere uno dei soci fondatori che è andato in un’altra società sportiva qui vicina… lascia un po’ di amaro in bocca”.

Ma Bartoli non si dà per vinto: “Stamani – conclude – ho portato guanti, secchi, scope, ho trovato alcuni amici che ci danno una mano. Puliamo e rimettiamo tutto a posto. E’ doloroso salire lassù e vedere tutto in malora, ma in dieci giorni sistemeremo. E sarà un luogo a disposizione della comunità: dei rioni, dell’associazione Fiera di San Luca. Voglio, insieme a tutto il nuovo consiglio, tenere il calcio all’Impruneta: dopo una situazione che non è stata dovuta a nostre responsabilità”.

Matteo Pucci

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