POGGIBONSI – Domenica è sfumata la Serie D agli spareggi nazionali per il Poggibonsi.

Ieri il presidente valdelsano Gaetano Mesce ha annunciato la propria decisione di farsi da parte dopo tre anni.

“Auspico che possano farsi avanti poggibonsesi veri e disposti a guidare la società mettendoci il cuore e volendogli bene come gliene ho voluto e gliene voglio io – scrive Mesce – Ho deciso di lasciare il mio ruolo di Presidente, ed è una decisione che ho assunto a malincuore ma che allo stesso tempo è irrevocabile. Spero si faccia avanti qualcuno molto presto in modo da permettere al Poggibonsi di iniziare il prima possibile a programmare la nuova stagione”.

“Mi dispiace che sia finita così, con un’eliminazione ingiusta proprio nell’atto conclusivo.
Secondo me meritavamo molto di più, ma questo è il calcio – comincia l’analisi di Mesce – Adesso, per il bene di questa società e di questi colori, è già il momento di guardare avanti. Siamo però pur sempre a fine stagione, e credo sia giusto anche tracciare un bilancio di ciò che è stato”.

“La storia degli ultimi tre anni è stata una bellissima esperienza, abbiamo avuto la possibilità di portare avanti la società anche grazie alle aziende del territorio che hanno sposato il mio progetto, e mi riferisco a Tosco Marmi, Piccini, Italia Spurghi, Mori Rottami e tanti altri, il cui prezioso contributo è stato determinante per sostenere questi colori – va avanti – Quando tre anni fa venni coinvolto in questa avventura, mi fu chiesto di capire se sussistevano le condizioni per rilevare le quote societarie, e se avessi seguito solo la razionalità e i consigli dei commercialisti avrei dovuto lasciar perdere subito: le carte, i documenti, i bilanci sconsigliavano di imbarcarsi in questo impegno. Non so chi mi ha dato il coraggio (o forse penso di saperlo…) di intraprendere questa avventura per salvare questa società, ma senza il mio intervento probabilmente ci sarebbe stato un fallimento societario, cosa che mai era successa prima a Poggibonsi in quasi 100 anni di storia, e allora mi sono intestardito e dopo due anni difficili, di autentico purgatorio, ora possiamo finalmente dire di aver risanato la società e averla rimessa in sesto”.

“I nostri precedessori ci hanno lasciato diversi debiti, la situazione era drammatica, non lo nascondo – prosegue la sua analisi Mesce – Ma oggi la società ha le carte in regola per ambire ad un salto di categoria, e questa rimane probabilmente la soddisfazione più grande, che va al di là anche dell’aspetto puramente sportivo”.

“Sono serviti tanta passione e tanti sacrifici economici (che di certo non mi ha ordinato nessuno e che ho fatto esclusivamente per passione ed entusiasmo) – prosegue – ma nonostante questo, purtroppo, negli ultimi tempi ho constatato con amarezza che questo impegno non è più apprezzato. Alcune critiche mi hanno fatto capire che è arrivato il momento di farsi da parte e lasciare spazio a persone che abbiano in animo di guidare la società verso nuovi traguardi”.

“Ringrazio tutti per il sostegno – conclude Mesce – per l’affetto dimostrato e per l’aiuto in questa avventura. Grazie a tutti e sempre Forza Leoni!”.

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